Non dimentichiamoci delle recensioni online

Alzi la mano chi ha letto una recensione di un qualsiasi prodotto negli ultimi giorni, bene, ma perché questo fenomeno è così diffuso?

Il boom delle recensioni online

Sicuramente il fenomeno delle recensioni online è letteralmente “esploso” quando Internet ha cominciato a diffondersi sempre di più nelle case degli utenti al pari dei primissimi passi di colossi odierni come Amazon oppure eBay.

È stato proprio questo nuovo modo di fare acquisti a puntare sull’importanza di informarsi bene prima di spendere il proprio denaro, in effetti era già insito nella società grazie al passaparola, e quindi sono spuntati sempre più portali che si occupavano di raccogliere le recensioni online dei clienti oppure di mostrarle poco prima di acquistare un determinato prodotto.

Nel 2020 poi, visto l’arrivo della pandemia globale da Covid – 19, i vari lockdown e le restrizioni, la situazione è diventata poi ancora più “evidente”. Non si poteva uscire di casa come prima perciò sempre più persone hanno affidato al web i loro acquisti badando sempre però di informarsi su questi loro investimenti.

Su che cosa vertono le recensioni online di solito?

Stando a molte ricerche del settore, la maggior parte delle recensioni che si trovano in rete, e che poi vanno effettivamente a tradursi in una scelta e/o in una spesa da parte del consumatore, vertono principalmente su tutto ciò che riguarda l’elettronica, l’alimentazione (come ci ricorda molto bene un sito del calibro di Tripadvisor), i videogiochi (dai tripla A fino ai migliori casino online) ed i viaggi.

Questo significa che, prima di decidere che cosa fare effettivamente, sempre più utenti hanno modificato leggermente i loro comportamenti ed hanno deciso di passare più tempo su un singolo acquisto.

Certo, basta sempre un click del mouse o un tap sullo schermo, ma il tempo si allunga poiché si scrollerà all’interno delle pagine alla ricerca di ulteriori recensioni per avere quella fantomatica soglia di “sicurezza al 100%” ogni volta che si mette mano al portafogli (anche se è virtuale). Del resto, sono sempre soldi!

Il perché delle recensioni

A questo punto una buona domanda da porsi, ed alla quale si è già in parte risposto durante queste righe, è il motivo che spinge la gente a ricercare sempre più informazioni prima di fare un’azione.

In questo caso possiamo dire, molto generalmente, che visto il nostro trovarci nella società dell’informazione, al giorno d’oggi è davvero molto più facile ed immediato rispetto a solo venti o trenta anni fa reperire in pochissimo tempo tutte le informazioni di cui si può aver bisogno.

Anche se l’evoluzione tecnologica ha fatto dei passi da gigante, rimane comunque sempre vivida nella coscienza delle persone quel bisogno di certezze, quella voglia di confrontarsi con altri simili e, soprattutto, quella necessità di affidarsi a qualcuno di affidabile (perdonate la ripetizione). Per alcuni versi si potrebbe quasi immaginare la cosa come un “passare la palla” a qualcun altro.

Le recensioni non si leggono e basta!

Abbiamo dunque capito che sempre più utenti sul web si dedicano allo “spulciamento” delle recensioni consultando sempre più linee di testo costituite dai commenti sotto ai prodotti di Amazon, dai blog specializzati o dai siti che le raccolgono.

Ma leggere non basta più, per saggiare davvero con mano come è fatto un prodotto la cosa migliore da fare è vederlo perciò anche dei portali come YouTube si sono letteralmente “riempiti” di recensioni e tutorial di ogni tipo e per tutti i gusti!

Le recensioni dunque si leggono e si guardano, ma non va dimenticata un’altra tendenza ovvero quella di scriverle. Sempre più utenti dunque tendono a comunicare le proprie impressioni agli altri utenti e, allo stesso tempo, decidono anche di inviare le stesse alle aziende produttrici.

Partite e viaggiate senza pensieri grazie al parcheggio aeroporto Bari

Se anche voi siete in partenza dall’aeroporto di Bari, probabilmente dovreste risolvere il prima possibile il problema di dove parcheggiare la vostra automobile. Arrivare in automobile all’aeroporto è sicuramente il sistema più utilizzato perché è l’unico a venire incontro alle vostre esigenze. Resta però il problema di dove parcheggiare l’automobile una volta che siete arrivati e dove lasciarla per tutto il periodo in cui non ci siete.

L’aeroporto di Bari

L’aeroporto di Bari è situato all’interno del quartiere Palese a nord del centro città. Prende il nome di Karol Wojtyla e cioè il Papa Giovanni Paolo II tanto amato il lungo e largo. È un aeroporto molto utilizzato soprattutto nella stagione estiva perché è il principale della Puglia e del sud Italia pronto ad accogliere moltissimi turisti diretti in Salento e nei luoghi di vacanza limitrofi. Tuttavia non è finita qui perché sono molti i pendolari e fuori sede che utilizzano questo importante scalo tutto l’anno. Questo scalo nasce come aeroporto militare e viene trasformato in civile intorno agli anni 60. All’inizio solo la compagnia aerea Alitalia arrivava sull’aeroporto di Bari, limitando quindi il numero dei passeggeri che però è aumentato nel corso degli anni arrivando anche a punte di 4 milioni e mezzo di viaggiatori. Un numero davvero molto alto se si considerano le dimensioni dello scalo che è diventato davvero molto importante.

Dove parcheggiare all’aeroporto di Brai

Quando siete alla ricerca di un parcheggio aeroporto Bari Palese con pochi clic trovate quello che fa al caso vostro. Potete scegliere un parcheggio con il bus navetta oppure uno che vi proponga il servizio Car Valet, molto pratico anche per risparmiare tempo. Se volete risparmiare ancora un po’ di più, potreste trovare migliore il parcheggio scoperto rispetto a quello coperto.

Quando volete risparmiare sulla tariffa del parcheggio, l’ideale sarebbe prenotare il vostro posto auto all’aeroporto di Bari il prima possibile cioè con un po’ di anticipo. Infatti, tenete presente che prima prenotate, meno spendete. Non appena avete in mano i vostri biglietti aerei, avete già tutte le informazioni necessarie per prenotare il parcheggio e togliersi il pensiero una volta per tutte.

Potete anche decidere se pagare direttamente online oppure più semplicemente al vostro arrivo al parcheggio, in base alle vostre preferenze. Se siete alla ricerca di una soluzione per risparmiare, scegliete il parcheggio aeroporto con bus navetta incluso nel prezzo. Questo tipo di servizio vi porta direttamente in aeroporto dopo che avete sistemato la vostra automobile.

In alternativa, potreste prendere in considerazione il comodo servizio Car valet. In pratica, voi non dovete far altro che andare con la vostra automobile allo scalo di Bari palese dove troverete un addetto del parcheggio scelto pronto a ritirare la vostra automobile e portarla al parcheggio senza che vi dobbiate preoccupare di nulla. Esistono poi una serie di servizi aggiuntivi che potete scegliere per la vostra automobile tra cui il lavaggio al fine di rendere più piacevole possibile la vostra sosta che è sempre sicura grazie alla sorveglianza 24 ore su 24.

Elezioni: Puglia in prima linea per rilancio del turismo e possibili casinò

Le elezioni politiche 2022 sono ormai porte e, sebbene con difficoltà e ritardi, sempre più chiari risultano i programmi delle diverse coalizioni. Tra questi programmi, ve ne sono alcuni che potrebbero potenzialmente riguardare regioni come la Puglia, una delle regine indiscusse del turismo in Italia. Infatti, alcuni partiti puntano molto sul rilancio del turismo con la creazione di nuove infrastrutture, che potrebbero includere anche casinò.

 

Il binomio turismo & casinò è un classico, poiché le case da gioco richiamano turisti tutto l’anno e non solo il periodo estivo. Vi sono sempre pro e contro da considerare, ma la liberalizzazione dei casinò in ottica di rilancio del settore turistico, come nel caso di Malta, è sicuramente sul piatto delle opzioni per il governo che verrà.

Casinò

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La situazione attuale regolamentata da ADM

Ad oggi si possono contare tre tipologie di casinò: casinò con gioco dal vivo, sale casinò con soli giochi elettronici, casinò online. Queste tre tipologie di casinò sono regolamentate dall’ADM ovvero l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che ha incorporato l’ex AAMS.

 

Nella prima categoria vi sono i casinò di Venezia, Sanremo, Saint Vincent e Campione d’Italia. Qui si può giocare anche ai tavoli dal vivo come Roulette, Blackjack, Poker e Baccarat. Nella seconda categoria vi sono le sale VLT che comprendono anche giochi come roulette e blackjack ma tutto in versione elettronica, ovvero automatizzata.

 

Nella terza categoria vi sono i casinò online, che rispetto alle altre due categorie possono offrire uno spazio virtuale illimitato di gioco e delle promozioni come il bonus di benvenuto e i free spins per i nuovi iscritti.

Casinò Fiche

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Un compromesso è sempre possibile

Nel dibattito sulla liberalizzazione per l’apertura di nuovi casinò (della prima categoria) c’è sempre da considerare che oggi internet consente di giocare al casinò online ovunque ci si trovi. Questo di fatto crea una situazione per cui teoricamente non ci sarebbe bisogno di aprire nuovi casinò, se si può giocare online e persino in collegamento streaming con veri casinò (come nella roulette live, ad esempio).

 

Quindi, il casinò online teoricamente potrebbe chiudere il dibattito sulla possibile apertura di nuovi casinò nei comuni richiedenti, nel caso il nuovo governo aprisse a questa opzione. Tuttavia, c’è sempre da considerare il tipo di esperienza dal vivo, che porterebbe anche introiti al reparto alberghiero e ristorativo. Infatti, un giocatore che arriva in una casa dal gioco “esclusiva”, con tavoli dal vivo, potrebbe sfruttare anche il ristorante e l’hotel di un determinato casinò. Questo vale soprattutto per chi viaggerebbe appositamente per visitare il casinò.

 

L’aspetto dell’indotto è sicuramente da valutare. Nei mesi estivi, questo potrebbe includere anche le spiagge e i servizi annessi.

La Puglia in prima linea nel dibattito

La Puglia è diventata una delle mete turistiche più apprezzate e inflazionate in Italia: lo dimostrano i dati che migliorano nel corso degli anni. Nel caso in cui il nuovo governo ponga la questione sulla liberalizzazione delle case da gioco (come quelle di Venezia e Sanremo, per intenderci), alcuni sindaci potrebbero valutare l’opzione di richiamare un turismo di tipo diverso, “garantito” a prescindere da eventuali difficoltà del settore turistico, contestuali di un determinato periodo.

 

Tempo al tempo. Il 25 settembre potrebbe rappresentare una svolta nell’approccio politico alla questione. Se alcuni programmi elettorali saranno rispettati e vi fosse un reale rilancio di infrastrutture che in Puglia scarseggiano (come ad esempio le ferrovie nel basso Salento), la questione casinò potrebbe farsi più concreta.

Candele della macchina, occhio a non spegnerle!

Se apriamo il cofano della nostra macchina ci troveremo letteralmente davanti ad un’infinità di pezzi, ma tutti noi ben sappiamo che a volte basta quella piccola cosetta fuori posto per far sì che la macchina non parta più. Non c’è nulla di più comune e ve lo può confermare anche il vostro meccanico di fiducia!

Ma facciamo finta per un attimo che vogliate provare a capire bene da soli la situazione. Dopo aver recuperato più dettagli possibile sul vostro veicolo, magari studiando bene le informazioni sul motore tratte, finirete per rendervi conto che il problema stava nelle candele della vostra macchina.

Che cosa sono, cosa si fa in questi casi, come ci si accorge del problema e così via, a tutti questi quesiti verrà data una risposta nelle righe che seguiranno qui sotto perciò buona lettura cari appassionati di motori!

Che cosa sono le candele di accensione e come funzionano?

Prima di tutto partiamo con il dire che le candele sono dei piccoli dispositivi elettrici, formati da una parte in ceramico, una in metallo ed un terminale, presenti in tutti i motori dei veicoli a benzina, GPL o metano che generano la scintilla la quale farà “camminare” la macchina grazie all’incendiarsi della miscela.

Come avrete capito si tratta di un pezzo fondamentale, ma non certo “esente da stress”. Nel tempo infatti, al pari di molte altre componenti, anche queste potrebbero deteriorarsi rendendo l’accensione della macchina una vera e propria impresa.

Perché le candele della macchina si rompono?

Come detto sopra la questione delle candele è la stessa di qualsiasi altro pezzo della vostra macchina, nello specifico del motore. Più questo viene utilizzato e più aumentano la possibilità che si rovini, si sporchi o peggio si rompa.

Partendo dal presupposto che, per fortuna, la loro resistenza è maggiore nei motori moderni rispetto a quelli più vecchi, tra i problemi più comuni delle candele ci sono la normale usura, stiamo pur sempre parlando di scintille che possono arrivare fino ad un massimo di 1.500 al minuto, e lo sporco con materiali che vanno a depositarsi sugli elettrodi.

Andando poi di male in peggio le candele si possono anche bruciare per una miriade di cause. La miscela è finita su di esse bruciando la ceramica, i troppi additivi nel carburante hanno incrostato gli elettrodi, c’è una dispersione di corrente elettrica e così via.

Quali sono i segnali che una candela è rotta?

Se proprio dovessimo indicare il primissimo “segnale di pericolo” che ci avverte di come una candela, o più, non funziona a dovere questo è senza alcun dubbio l’accensione della macchina stessa. Se c’è qualche piccolo problema avrà delle difficoltà ad accendersi, ma se la situazione è ancora più “grave”, allora è molto facile che, purtroppo, non si accenda neppure.

Tra le altre problematiche segnaliamo inoltre delle “stranezze” durante la marcia. Per fare qualche esempio ci saranno delle strane vibrazioni nonostante il motore sia al minimo dei giri, quando si sale di giri c’è un ritardo, i consumi di carburante aumentano senza motivo apparente e poi può capitare che la macchina sobbalzi lungo il tragitto.

Perché occorre fare la diagnostica delle candele?

Ovviamente occorre fare sempre una diagnostica delle candele, sia portando la macchina dal proprio meccanico di fiducia che dando un’occhiata di persona se si ha un minimo di dimestichezza con i motori, proprio per evitare questi tipi di problematiche.

Pensateci bene per un momento. A causa di una “sciocchezza” come questa guiderete in maniera non appropriata, sprecherete denaro per il pieno e magari, al culmine della sfortuna, la macchina potrebbe non accendersi proprio quando ne avete maggiore bisogno!

Ricordate poi che, a seconda dell’età della vostra macchina, le candele vanno cambiate ogni 20.000 chilometri nel caso delle vetture più vecchie ed ogni 60.000 chilometri circa in quelle più recenti. Siete ancora convinti che sia una preoccupazione inutile?

Qual è il modo giusto per cambiare le candele?

Purtroppo va detto che, soprattutto quando le candele si sono bruciate, sostituirle da sé non eliminerà del tutto il problema perché, assieme a questo, ce ne possono essere molti altri collegati.

La cosa migliore da fare è tenere sempre sotto controllo la situazione, non ignorare i vari “segnali” visti sopra e portare la macchina il più presto possibile dal vostro meccanico di fiducia.

Informazioni sul motore tratte da inforicambi.it

Informazioni sulle candele di accensione tratte da tuttoautoricambi.it

Cosa sono le pinze dei freni, quanto durano e come sostituirle correttamente?

Le pinze dei freni sono importanti per la sicurezza di un’auto, in quanto sono le dirette responsabili dello stop della vettura. Queste componenti, infatti, si appoggiano sulle pastiglie dei freni per creare attrito e rallentare o arrestare l’auto, quando viene premuto il pedale. Se non funzionano correttamente, l’auto può diventare un mezzo particolarmente pericoloso, non solo per il conducente e i passeggeri, ma anche per gli altri veicoli e i pedoni.

Cosa sono le pinze dei freni e come funzionano?

Ci troviamo di fronte ad un componente essenziale del sistema frenante di un’auto. Le pinze, infatti, agiscono come un morsetto e premono le pastiglie contro il rotore, quando si azionano i freni. Esistono due tipi principali di pinze: fisse e flottanti. Le pinze fisse hanno pistoni su un solo lato, mentre quelle flottanti hanno pistoni su entrambi i lati. L’attrito tra le pastiglie dei freni e il rotore rallenta la rotazione delle ruote, portando il veicolo all’arresto.

 

Le pinze flottanti sono tenute in posizione da un singolo pistone su un lato, mentre le pinze fisse hanno due pistoni, uno su ciascun lato. Quando si preme il piede sul pedale del freno, il fluido proveniente da una pompa apposita porta alla divaricazione i pistoni, i quali a loro volta pressano le pastiglie dei freni contro entrambi i lati dei rotori (il disco metallico su cui poggia la ruota). Da sottolineare un fatto: le frenate brusche richiedono una pressione maggiore del pedale, per via del maggiore sforzo necessario per aumentare l’attrito in tempi molto brevi.

Come utilizzare correttamente le pinze dei freni?

Per garantire il funzionamento delle pinze dei freni il più a lungo possibile, è necessario utilizzarle correttamente. Bisogna innanzitutto evitare le frenate improvvise, a meno che non siano necessarie per evitare incidenti. Quando vi avvicinate ad un semaforo rosso o a uno stop, iniziate a frenare presto, in modo da non dover premere il pedale fino in fondo. Le frenate improvvise sottopongono il veicolo a inutili sollecitazioni, e ovviamente portano le pastiglie ad un consumo più rapido, per via del forte attrito.

Qual è la durata delle pinze dei freni?

Le pinze dei freni possono durare a lungo, ma tutto dipende dall’uso e dalla manutenzione dell’auto. In ogni caso, dopo circa 40.000 chilometri, è consigliabile far controllare le pinze: potrebbe essere necessario pulirle o addirittura sostituirle, per via del grado eccessivo di usura.

Quali sono i principali malfunzionamenti e i segni di usura più comuni?

Ci sono diversi segnali che indicano che le pinze dei freni potrebbero essere usurate, richiedendo dunque la sostituzione. Uno dei più frequenti è l’aumento della corsa del pedale del freno. Questo accade perché i pistoni della pinza non si ritraggono completamente, e le pastiglie non riescono a staccarsi dal rotore. In alcuni casi, si può sentire un rumore stridente quando si azionano i freni, solitamente causato dall’accumulo di contaminanti sulla superficie della pastiglia o della pinza, o per via dell’usura eccessiva.

Come cambiare correttamente le pinze dei freni anteriori e posteriori?

Innanzitutto occorre fare una premessa: la sostituzione delle pinze dei freni è un’operazione molto delicata, e deve essere dunque affidata ad un meccanico esperto, evitando il fai da te. Ci sono comunque alcuni step precisi che devono essere seguiti, quando si sostituiscono le pinze dei freni anteriori e posteriori, e si tratta dei seguenti:

 

  • Sollevare l’auto e rimuovere le ruote.
  • Scollegare il tubo idraulico dalla pinza, utilizzando una chiave per allentare i bulloni che tengono la linea in posizione.
  • Rimuovere i bulloni che tengono in posizione il componente.
  • Rimuovere le vecchie pastiglie dei freni dalla pinza.
  • Installare le nuove pastiglie nella pinza, assicurandosi che siano posizionate correttamente prima di rimontare i bulloni.
  • Ricollegare il tubo idraulico alla pinza e serrare saldamente i bulloni.
  • Abbassare l’auto e testare i freni prima di andare in strada.

 

Il consiglio è di fare molta attenzione, perché la posizione delle pinze può variare da modello a modello, in base al packaging dei sotto-sistemi della vettura

Fonti:

https://www.pezzidiricambio24.it/ricambios/pinza-freno

 

http://meccanicadelveicolo.com/2018/02/04/la-posizione-delle-pinze-freno/