Domatore circo Amedeo Orfei azzannato da tigre: il video dell’aggressione

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Un domatore, Ivan Orfei, di 31 anni, del circo “Amedeo Orfei” da qualche giorno installato a Surbo in provincia di Lecce, è stato aggredito e ferito nella serata di giovedì 29 dicembre da una tigre durante lo spettacolo.

Il domatore è stato azzannato mentre si stava esibendo con le sue tigri al centro del tendone, come mostrano i video ripresi dagli spettatori e diventati virali. Condotto in codice rosso da un’ambulanza al Pronto soccorso del Vito Fazzi di Lecce, ha riportato profonde ferite al collo e ad una gamba. Ma non è in pericolo di vita.

Sul posto hanno operato gli agenti della Questura di Lecce. La tigre verrà sottoposta ad analisi veterinarie. Dopo l’incidente lo spettacolo è stato interrotto.

In fabbrica arriva la Finanza, 11mila paia di calze Fila e Nike contraffatte: arrestato il titolare

I finanzieri di Gallipoli, durante un controllo all’interno di un’azienda nel sud Salento, hanno scoperto e sequestrato circa 11mila paia di calze con marchio Fila e Nike ritenute contraffatte. I militari hanno posto sotto sequestro anche i cinque macchinari utilizzati per la realizzazione dei prodotti. Il titolare dell’opificio, un 34enne di nazionalità italiana, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Gli approfondimenti investigativi poi, avviati anche nei confronti di altre tre attività dello stesso settore e collegate da rapporti commerciali con l’azienda inizialmente sottoposta a controllo, “hanno consentito di ipotizzare violazioni fiscali per oltre 78mila euro – spiegano dalle Fiamme Gialle – e di scoprire 21 lavoratori irregolari, le cui posizioni sono in corso di accertamento, 7 dei quali percettori del reddito di cittadinanza. Questi ultimi sono stati denunciati in Procura e segnalati affinché il beneficio possa essere revocato”.

Maltempo, cade l’aureola dalla statua di Sant’Andrea a Presicce

A causa della pioggia e del vento a Presicce-Acquarica (Lecce) si è staccata l’aureola dalla statua di Sant’Andrea, santo protettore della stessa comunità, posizionata su una colonna posta al centro di piazza Villani.

L’aureola, che era agganciata ad un sostegno in ferro, è precipitata nella piazza di fronte alla Chiesa Madre. Non si registrano feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno rimosso alcune parti del manufatto a rischio cedimento: l’area è stata interdetta al transito pedonale.

La colonna con la statua, realizzata in pietra leccese, risale ai primi anni del XVII secolo, e fu fatta edificare da una famiglia di nobili. L’intero manufatto era oggetto di un progetto di recupero del Comune che doveva essere avviato in questi giorni. Proprio oggi, 30 novembre, si celebra la festa di Sant’Andrea Apostolo e ieri pomeriggio nel punto dove si è verificato il cedimento dell’aureola era transitata la processione con il simulacro del santo custodito nella Chiesa Madre.

Puglia, la mareggiata distrugge i lidi: le foto da Torre dell’Orso

Un “disastro ambientale annunciato”: lo definisce così Mauro Della Valle, presidente di Confimprese Demaniali Italia. “Sono circa 20 anni che in qualità di rappresentante di categoria del comparto turistico balneare ho cercato in tutti i modi a stimolare ogni amministrazione costiera ad intervenire preventivamente alla tutela della costa pugliese”, scrive in una nota Della Valle.

La mareggiata di martedì ha segnato fortemente il paesaggio costiero della Puglia, infatti: “sono scomparse intere spiagge, sistemi dunali, pinete, sono stati cancellati intere baie di sabbia , inginocchiando l’unico settore di sopravvivenza di alcuni comuni costieri che occupano migliaia di lavoratori”, denuncia.

“Questo disastro ambientale, ha nomi e cognomi, è complice della debolezza dei comuni costieri pugliesi fortemente penalizzati da una gigantesca burocrazia, sicuramente più forte della loro volontà d’agire. Ritengo che semplificare l’azione amministrativa alla tutela della costa pugliese iniziando a concentrare ad un ruolo unico d’agire della sola regione Puglia, può servire ad intervenire in maniera programmatica, a larga scala e non solo quindi emergenziale e catastrofica”, insiste Della Valle.

“Al Governo Meloni invece, attraverso i nostri parlamentari pugliesi va l’appello disperato di migliaia di famiglie balneari che non riusciranno a sostenere gli ingenti danni causati dalla forte mareggiata e che tra poco più di un anno, secondo legge voluta dal governo Draghi, saranno chiamate a confrontarsi con potenziali concorrenti”, conclude.

Casette abusive nel maxi ‘camping resort’ di Ugento: scattano i sigilli

Le cassette erano fornite di ogni confort, dalla rete idrica all’impianto di climatizzazione, ma secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza, i 194 ‘mini immobili’ presenti in un camping resort di Ugento, località Torre San Giovanni, erano privi delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche e di valutazione di incidenza ambientale. Da qui il sequestro preventivo della parte della struttura turistica interessata dall’insediamento abitativo abusivo, per un totale di oltre 67mila metri quadri.

Il camping, che si estende per oltre 31 ettari, è posizionato all’interno del Parco Naturale Regionale ‘Litorale di Ugento’, nella ‘zona 1’, di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e storico culturale, perché “caratterizzata dalla presenza del sistema dunale – spiegano dalle Fiamme Gialle -, boschi e vegetazione spontanea, e dunque sottoposta a numerosi vincoli stringenti”. Il legale rappresentante della struttura è stato denunciato con le accuse di lottizzazione abusiva e di inquinamento ambientale.