Anziano morto in casa, parla l’avvocato della famiglia: “Non aveva figli e non era morto da due mesi”

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La notizia ha fatto il giro d’Italia, suscitando indignazione e grande clamore. Sabato notte (5 novembre) un 82enne è stato trovato morto in casa in via Putignani, in stato di decomposizione. Stando alla prima ricostruzione dei fatti, si è subito parlato della possibilità che l’uomo fosse morto da due mesi e che a dare l’allarme fosse stata la figlia, non ricevendo risposte. Una versione dei fatti che ora l’avvocato che segue la famiglia dell’uomo, Annamaria Clary, ci tiene a smentire, “perché – spiega – contro i parenti si è scatenata un’ingiustificata gogna mediatica, che ha avuto una risonanza inaccettabile”.

Il legale – a tutela della famiglia dell’anziano – ci tiene a precisare che l’uomo “non aveva figli e non è stato abbandonato per mesi, e neppure settimane, come in tanti hanno scritto”. Non è tutto. “Non poteva essere morto da 60 giorni, visto che ci sono prove e testimonianze che raccontano una verità diversa”.

La salma dell’82enne è stata subito portata al Policlinico di Bari, dove – secondo quanto riporta il Corriere del mezzogiorno – sarebbe stata disposta l’autopsia, non ancora comunicata alla famiglia. La stessa testata racconta nell’edizione cartacea del quotidiano di oggi, di un’inchiesta aperta con indagini per istigazione al suicidio. Alla famiglia, al momento, nulla risulta.

“L’uomo era un anziano signore, assolutamente autonomo e autosufficiente, e non era affatto strano che rimanesse a casa da solo per giorni – racconta l’avvocato Clary – Non aveva figli e neppure nipotini, ma i suoi parenti lo hanno comunque cercato, dopo non averlo sentito per qualche giorno. Non aveva neppure un cellulare, ma posso assicurare che la famiglia si è subito attivata”. Cosa sia effettivamente successo, saranno le indagini a stabilirlo.


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