Due sparatorie in 48 ore a Putignano, dopo cinque anni arrivano gli arresti: in manette 8 persone – I NOMI

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Otto persone arrestate, di cui quattro sono finite in carcere e quattro ai domiciliari. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio e lesioni personali gravi aggravate dal metodo mafioso, tentata estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di armi da sparo di illecita provenienza e ricettazione. È questo l’esito di un’indagine, durata oltre cinque anni, che ha fatto luce su due gravi fatti di cronaca avvenuti a Putignano, in zona San Pietro Piturno, nel 2017.

Due agguati in perfetto stile mafioso. Il primo, il 24 giugno di quell’anno, quando tre persone ferirono un 44enne del posto, proprio dinanzi alla sua abitazione, attingendolo con dei colpi d’arma da fuoco alle gambe. Il secondo, il giorno successivo, quando altre tre persone, di età compresa tra i 23 ed i 60 anni, ferirono un 48enne utilizzando due pistole, una delle quali già utilizzata nel precedente agguato.

Le lunghe indagini, quindi, “hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di quattro indagati quali autori dei fatti di sangue, con l’aggravante del metodo mafioso – spiegano i carabinieri in una nota -. Durante le investigazioni sono emersi anche un tentativo di estorsione posto in essere da un indagato nei confronti di un suo sottoposto nonché l’esistenza di due fazioni contrapposte che si contendevano la supremazia della piazza di spaccio”.

I NOMI – Il gip del Tribunale di Bari ha disposto il carcere per Nicholas Fallacara, di 23 anni, Luigi Campanella, di 50, Paolo Cutrignelli, di 61, e Francesco Tauro, di 40. A Campanella viene contestato il fermento con colpi di pistola di Domenico Braia, del 24 giugno 2017. A suo carico ci sono le dichiarazioni di due testimoni oculari, intercettazioni telefoniche e ambientali e quelle di un collaboratore di giustizia.

Fallacara, Cutrignelli e Tauro sono invece accusati di aver compiuto, il 25 giugno 2017, l’agguato in cui rimase ferito Onofrio Spano, nel quale fu utilizzata quasi certamente la stessa pistola usata per ferire Braia.

Sono invece finiti ai domiciliari Giuseppe Lovero, di 24, Luca Martucci, di 27, Giuseppe Posa, di 62, e Vincenzo Calabrese, di 44. Fallacara, nonostante la giovane età, è ritenuto “figura centrale” del gruppo criminale attivo a Putignano e dotato di “particolare caratura criminale”.


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