Grumo, messa a boss: il sindaco D’Atri querela il parroco. “Ci ha definito popolo di ignoranti”

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Sulla vicenda sono già intervenuti il questore di Bari e la Curia, vietando la celebrazione di pomeriggio

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Il sindaco di Grumo Appula, Michele D’Atri, ha dato mandato a un legale di querelare il parroco della chiesa di Santa Maria Assunta, don Michele Delle Foglie, all’indomani delle polemiche sulla messa, mai celebrata, in suffragio del boss defunto Rocco Sollecito, ucciso nel maggio scorso in Canada. “

Ho conferito incarico all’avvocato Antonio Maria La Scala – ha detto il primo cittadino – per valutare se ci siano profili di responsabilità o illiceità nella condotta tenuta dallo scrivente sino ad oggi nella vicenda in oggetto e se vi siano profili di responsabilità altrui nei confronti dello scrivente e della comunità grumese che rappresento, sempre con riferimento a quanto scritto e quanto detto sulla medesima vicenda e soprattutto per aver definito i grumesi ignorantoni”.

Il Sindaco si riferisce alle parole pronunciate nei giorni scorsi dal parroco, il quale aveva definito i suoi concittadini “popolo di ignoranti” rispondendo alle polemiche sorte attorno alla sua decisione di fare affiggere manifesti nei quali invitava i fedeli a partecipare alla messa in suffragio del boss ucciso in Canada. Sulla vicenda sono successivamente intervenuti il questore di Bari e la Curia, vietando la celebrazione di pomeriggio e consentendola soltanto all’alba in forma privata. Il sindaco, commentando la circostanza della messa in suffragio del boss, aveva poi parlato di “incompatibilità” del parroco con il territorio anche per via degli interessi imprenditoriali della famiglia del sacerdote, i cui comportamenti avrebbero – secondo D’Atri – “spaccato in due il paese”.

 

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