Conversano, blitz dei carabinieri: dieci arresti. A capo del clan la compagna del boss

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Le accuse vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di attentati incendiari e dinamitardi a quella associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

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Blitz dei carabinieri di Bari contro la mafia di Conversano. Tredici gli arresti nei confronti di altrettanti persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di attentati incendiari e dinamitardi, detenzione e uso di armi e materiali esplodenti, associazione finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli arresti, al termine di una indagine partita nel 2013, dopo il tentato omicidio del pregiudicato Nicola Antonio La Selva , capo dell’organizzazione criminale, colpita dalle ordinanze di custodia cautelare. Undici quelle emesse dalla Procura (cinque in carcere e sei ai domiciliari), più due arresti in fragranza per possesso di droga eseguiti durante le perquisizioni. Un ruolo di primissimo piano, all’interno dell’organizzazione, era svolto dalla compagna di Nicola Antonio La Selva, Sandra Pagnini, di 60 anni, tra le persone arrestate all’alba. La donna, oltre ad assumere il ruolo di cassiera del clan, avrebbe fatto da tramite tra il compagno (già in carcere) e l’esterno, per il reclutamento di nuove leve e per cercare appoggio dal potente clan Strisciuglio al fine di affermare la supremazia sul territorio di Conversano.

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