Bari, georgiano freddato a colpi di pistola in piazza Moro: chieste cinque condanne

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La Procura di Bari ha chiesto condanne a pene comprese fra i 24 anni ed i 16 anni e 8 mesi per i presunti responsabili dell’omicidio del 51enne georgiano Rezav Tchuradze.

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La Procura di Bari ha chiesto cinque condanne a pene comprese fra i 24 anni e i 16 anni e 8 mesi di carcere per i presunti responsabili dell’omicidio del 51enne georgiano Rezav Tchuradze, ucciso il 6 gennaio 2012 in piazza Moro, di fronte alla stazione centrale di Bari.

I pm che hanno coordinato le indagini della Squadra Mobile, Marcello Quercia e Patrizia Rautiis, hanno avanzate le richieste di condanna al termine della requisitoria nel processo di primo grado che si sta celebrando dinanzi alla Corte di Assise di Bari. In particolare, l’accusa ha chiesto condanne a 24 anni per Maka Katibashvili, la donna titolare dell’agenzia di spedizioni dinanzi alla quale fu ucciso il 51enne accusata di essere la basista del gruppo e di aver aiutato a tendere una trappola alla vittima, a 24 anni di carcere anche per Kvicha Kakalashvili, ritenuto l’esecutore materiale, a 22 anni per Zurab Jinoria, a 20 anni per Vakko Gudadze e a 16 anni e 8 mesi di reclusione per Zurab Cokoew, considerati complici per aver accompagnato il killer sul luogo dell’omicidio e averne poi agevolato la fuga.

Stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti baresi, l’uomo venne freddato con quattro colpi di arma da fuoco che lo raggiunsero a braccia, gambe e fronte, nell’ambito di un conflitto tra due clan georgiani rivali. Nel corso del processo uno degli imputati, Kvicha Kakalashvili, che un anno prima del delitto ha raccontato di essere stato accoltellato dalla vittima per contrasti legati alla gestione delle estorsioni sulle spedizioni, ha confessato l’omicidio dicendo di aver risposto al fuoco di Tchuradze, di aver cioè sparato per difendersi. Le arringhe difensive e la sentenza sono previste per il prossimo 9 gennaio 2017.

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