Ragazza barese trovata morta in casa a Bologna: la 25enne era incinta

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Al quarto mese di gravidanza è stata trovata morta da un suo coinquilino. Il pm ha disposto l’autopsia 

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Una ragazza di 25 anni, incinta al quarto mese, è stata trovata morta ieri nel primo pomeriggio a Bologna, per cause da chiarire. Sul decesso ha avviato accertamenti la Polizia di Stato. Nella casa dov’era la giovane, in zona Barca, alla periferia della città, è stata sequestrata una piccola dose di marijuana, poco più di un grammo.

Secondo quanto appreso, in passato la ragazza era stata segnalata per stupefacenti. La vittima, Jenni G., era originaria della provincia di Bari ma viveva da tempo a Bologna. Solo da un paio di settimane abitava in via Brodolini, alla Barca, ospite nell’appartamento di tre studenti. Anche lei era stata iscritta all’università, che pare non frequentasse da qualche tempo. Sarebbe stato uno dei coinquilini, ieri verso mezzogiorno, a trovarla senza vita nella letto della stanza che divideva con un’altra ragazza, in quel momento non presente.

A quanto pare già nella serata di domenica Jenni avrebbe accusato qualche giramento di testa. Visto anche lo stato di gravidanza, gli amici le avevano suggerito di andare al pronto soccorso, ma dopo avere mangiato qualcosa lei si era sentita meglio ed era andata a dormire. Il ragazzo che l’indomani l’ha trovata, dopo essere andato a chiederle se voleva qualcosa per pranzo, ha dato l’allarme al 118, che ha poi avvertito la Polizia. È intervenuto anche il medico legale e, secondo quanto appreso dai primi accertamenti, sul corpo della 25enne non ci sarebbero segni di violenza, né tracce che facciano pensare a una overdose o all’abuso di farmaci.

Nella sua borsa la Polizia ha trovato i certificati medici relativi alla gravidanza, di cui i coinquilini erano a conoscenza. Nella stessa borsa c’era anche un po’ di marijuana (circa un grammo e mezzo). La ragazza in passato era stata segnalata in via amministrativa per uso personale di stupefacenti. Le cause della morte per il momento sono da accertare e il pm di turno, Marco Mescolini, ha disposto il trattamento del caso in via giudiziaria, in vista dell’autopsia.

 

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