Bari, faida tra i clan Fiore e Caracciolese continua anche in carcere: rissa e accertamenti della Dda

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Indagini in atto su una rissa scoppiata alcune settimane fa tra presunti affiliati ai clan un tempo alleati.

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I dissapori tra i clan rivali Fiore e Caracciolese sfociati in fatti di sangue tra aprile e maggio 2013, sembrano proseguire anche in carcere. È l’ipotesi dell’antimafia che sta compiendo accertamenti su una rissa scoppiata alcune settimane fa nella casa circondariale di Bari fra presunti affiliati alle oragnizzazioni criminali, un tempo alleate, Fiore e Caracciolese.

Protagonisti della rissa sarebbero stati alcuni imputati nel processo in corso sull’omicidio del boss del quartiere San Pasquale di Bari, Giacomo Caracciolese, compiuto nell’aprile del 2013, e sulla risposta a quel delitto con il triplice omicidio al quartiere San Paolo di un mese dopo.

Nell’ultima udienza del processo in corso dinanzi alla Corte di assise di appello di Bari, in cui sono imputate sette persone, il pregiudicato Vito Milloni (condannato in primo grado a 12 anni di reclusione) si era presentato in aula con il volto tumefatto da ferite e lividi. A seguito di questo episodio la Procura antimafia di Bari ha avviato accertamenti ipotizzando che a comandare il pestaggio di Milloni sia stato un altro pregiudicato coinvolto nella faida e imputato nello stesso processo, come ulteriore risposta a quei fatti di sangue.

 

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