L’inchiesta della Procura barese partita da un servizio su un falso avvocato
Avrebbero percepito un compenso per la realizzazione di dieci servizi televisivi che denunciavano episodi di malaffare in realtà mai verificatisi, ma semplicemente frutto di fantasia. {loadposition debug}La Procura di Bari ha chiuso le indagini su Domenico De Pasquale, in arte Mingo, fino a un anno fa inviato di Striscia la notizia, e la moglie Corinne Martino (ai due fa capo la società che aveva sottoscritto il contratto con Mediaset). Per la realizzazione dei dieci servizi, Mediaset (che risulta parte offesa) ha pagato alla società di Mingo e della moglie compensi per un valore di 21mila euro. Nei servizi Mingo aveva denunciato presunti truffatori, come una maga, un assicuratore, figure in realtà interpretate da attori ingaggiati apposta. Fabio, l’altro ex inviato diStriscia, sarebbe stato all’oscuro di tutto. Corinne Martino, amministratore della società, avrebbe truffato Mediaset chiedendo il rimborso per 150mila euro per l’impiego di cinque figuranti e attori: un modo per coprire altre spese dell’azienda. I fatti si riferiscono al 2013. Indagata anche la segretaria della società.
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