Bari, licenziamenti Natuzzi: protesta dei lavoratori davanti alla sede della Regione

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I dipendenti contestano la procedura per i tagli dopo l’erogazione di fondi pubblici in favore dell’azienda

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Circa un centinaio di lavoratori della Natuzzi questa mattina ha protestato davanti alla sede della Regione Puglia contro le procedure di mobilità-licenziamento avviata dall’azienda nei confronti dei 335 dipendenti del dismesso stabilimento di Ginosa, in cassa integrazione a zero ore (fino al 16 ottobre prossimo). Una delegazione dei lavoratori organizzati con l’USB ha chiesto anche di essere ricevuta dall’Assessore Sebastiano Leo e dal Presidente della Tak-force per l’occupazione Leo Caroli. Nel comunicato emesso si evince come a settembre 2015 il Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Puglia e Basilicata abbia stanziato 38 milioni di euro in favore della Natuzzi Spa e che tuttavia quest’ultima non si impegnava a procedere a nuove assunzioni, ma prevedeva espressamente di ridurre l’organico dei lavoratori in Italia. La logica conseguenza è stata che lo scorso 26 luglio 2016 la stessa azienda ha avviato le procedure per il licenziamento di 335 suoi dipendenti. Molti di loro sono anche iscritti all’Unione Sindacale di Base, organizzazione  esclusa sistematicamente dai tavoli di trattativa, ai quali sono invece invitati Cgil, Cisl, Uil.

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