Lorusso fu ucciso con numerosi colpi di esplosi da un mitragliatore Kalashnikov AK 47.
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Dalle prime ore di questa mattina, a Bari e a Bologna, la Polizia di Stato sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli autori dell’omicidio di Nicola Lorusso Nicola, avvenuto a Bari lo scorso anno. Sono finiti in manette Leonardo Campanale, di 46 anni, Gianfranco Caputi di 28 e Cosimo Campo di 27 anni.
La mattina dell’11 gennaio 2015, al quartiere San Girolamo di Bari, a poca distanza dalla propria abitazione e mentre era alla guida della sua auto in compagnia della moglie, Nicola Lorusso fu colpito mortalmente da numerosi colpi di arma da fuoco. Sul posto furono trovati 25 bossoli calibro 7.62 x 39 mm, esplosi con un fucile mitragliatore AK 47 Kalashnikov.
La vittima era il padre di Umberto Lorusso, a capo dell’omonimo clan mafioso vicino alla famiglia “Capriati”, da alcuni anni in contrasto con il clan “Campanale”, diramazione del clan Strisciuglio, entrambi operativi nel quartiere San Girolamo nella gestione delle attività illecite e nel traffico e vendita di sostanze stupefacenti, oltre che nelle estorsioni ad esercizi commerciali ed imprese edili. Il conflitto tra i due gruppi criminali, dal 2012 al 2015, ha fatto registrare numerosi fatti di sangue.
Gli arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Bari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
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