Gli articoli erano destinati ad una ditta romana. Denunciati i due responsabili
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6.000 borse di un noto marchio internazionale, risultato poi contraffato, sono state ritrovate a bordo di un camion bulgaro nel Porto di Bari. Nel corso di una operazione di servizio, volta al monitoraggio degli automezzi in transito nell’area portuale cittadina, i Finanzieri del Gruppo Bari e i funzionari del locale Servizio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno fermato un autoarticolato che trasportava merce destinata ad una ditta romana. Sono in corso ulteriori accertamenti sulla reale destinazione delle borse, considerato che le stesse sono risultate di ottima fattura e fedelmente riprodotte. Si teme, infatti, che gli articoli fossero destinati ad essere venduti nei canali ufficiali data l’insolita presenza di cartellini con codici ed ologrammi di sicurezza numerati progressivamente. Al termine, l’intero carico è stato sottoposto a sequestro mentre il conducente del mezzo e il rappresentante legale della ditta importatrice sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per “introduzione nello Stato di merci con segno contraffatto”.
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