Figlie del capoclan minacciavano le vittime: nel mirino esercizi commerciali, privati cittadini e piccoli imprenditori
Sgominata banda dedita a furti e spaccio di stupefacenti operante nel nord barese, in manette sono finite 10 persone. I carabinieri hanno accertato l’esistenza di un gruppo criminale specializzato nello spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana e nella commissione seriale di furti aggravati in danno di esercizi commerciali, privati cittadini e piccoli imprenditori: l’azione criminale, estesa principalmente alla città ed alle campagne di Bisceglie, si fondava sulla sottrazione di prodotti agricoli, quali quintali di olive ed uva da tavola, nonché sull’approvvigionamento e distribuzione dei citati stupefacenti provenienti dalla vicina città di Cerignola. L’attività investigativa ha permesso, tra l’altro, di ben delineare la struttura del gruppo all’interno del quale spicca Di Liddo Vincenzo, detto “U BUC” alias “il buco”, elemento emergente nel panorama malavitoso biscegliese. É stato inoltre documentato il ruolo attivo delle quattro donne destinatarie del provvedimento, tra le quali spiccano la convivente di Di Liddo e le sue due figlie, le quali non si limitavano a partecipare alle condotte illecite, ma ponevano in essere in più occasioni atti diretti in modo non equivoco ad eludere le investigazioni, ad osteggiare pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni ovvero ad intimidire eventuali testimoni. Gli arrestati, 6 in carcere e 4 agli arresti domiciliari, dovranno rispondere di spaccio e detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato, porto e detenzione illecite di arma comune da sparo, con l’aggravante per uno di essi di aver commesso i fatti mentre era soggetto alla sorveglianza speciale di PS.