Revocato arresto: Tina Laquale era ai domiciliari dal 15 aprile scorso
Il Tribunale del Riesame di Bari ha revocato l’arresto nei confronti di Tina Laquale, ex funzionaria dell’università di Bari, ai domiciliari dal 15 aprile scorso nell’ambito dell’indagine della magistratura barese sulle irregolarità nelle prove scritte dell’esame da avvocato del dicembre 2014. I giudici del Tribunale della Libertà, accogliendo il ricorso dei difensori della donna, gli avvocati Raffaele Quarta e Giancarlo Chiariello, hanno annullato l’ordinanza con riferimento alle accuse di falso, confermando però i gravi indizi sulla presunta truffa per essersi assentata dal luogo di lavoro. Vengono comunque meno, secondo i giudici del Riesame, le esigenze cautelari essendo la donna ormai in pensione. Per la figlia dell’indagata, Innocenza Losito, funzionaria dell’ufficio Adisu, il Riesame ha annullato l’ordinanza per le accuse di falso ma ha confermato i gravi indizi per i reati di truffa, corruzione e rivelazione del segreto d’ufficio, rigettando la richiesta di revoca degli arresti domiciliari.