Sagra San Nicola, rivolta abusivi: un arresto e un fermo

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Per gli investigatori, dietro le proteste ci sarebbe l’assegnazione dei posti agli abusivi da parte dei clan di Bari 

Una persona è stata arrestata ed un’altra è stata sottoposta a fermo dalla polizia nell’ambito delle indagini riguardanti gli scontri avvenuti ieri sera, a Bari, mentre erano in corso i festeggiamenti del Patrono San Nicola, tra venditori abusivi e forze dell’ordine. E’ al vaglio la posizione di altri manifestanti. Per gli investigatori, ci sarebbe l’assegnazione dei posti agli abusivi da parte dei clan di Bari dietro le proteste che ieri sera hanno indotto la polizia ad intervenire con una carica.

 L’uomo arrestato è Cleto Caprioli, di 28 anni, con precedenti di polizia, e dovrà rispondere di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Negli scontri sono rimasti feriti – in maniera lieve – tre agenti di Polizia municipale e uno della Polizia di Stato. Sin dalle prime ore del pomeriggio di ieri, un folto gruppo di venditori abusivi ha cercato, in più occasioni, di dare inizio alle attività di vendita, posizionando frigoriferi, fornacelle e altro materiale nell’area del Molo san Nicola. L’intervento immediato delle Forze di Polizia presenti sul posto ha impedito che tale vendita avesse inizio, scatenando la reazione degli abusivi, che hanno dato inizio ad un violento e fitto lancio di bottiglie di vetro all’indirizzo degli operanti. Verso le ore 23, dopo una breve carica di alleggerimento delle Forze dell’Ordine, gli abusivi, sostenuti da alcuni degli astanti, si sono asserragliati nell’area del Molo San Nicola, proseguendo il lancio di oggetti e bottiglie. In tale frangente, uno dei responsabili del lancio è stato bloccato; l’uomo, poi identificato per l’arrestato, ha cercato di sottrarsi al controllo ed assicurarsi l’impunità colpendo gli operatori con calci e pugni, aiutato da altri presenti al momento non ancora identificati. Nel corso degli scontri, un’altra persona è stata sottoposta a fermo di identificazione, mentre un poliziotto e tre agenti della polizia municipale hanno riportato lievi contusioni. L’arrestato è ora agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria; sono in corso ulteriori indagini per l’accertamento delle responsabilità e l’identificazione delle altre persone coinvolte.

Per vendere abusivamente alimenti e bevande i clan di Bari si sarebbero divisi le zone chiedendo il pagamento per l’assegnazione. Da qui l’impossibilità, da parte di alcuni, dopo i sequestri di generi alimentari e di attrezzi compiuti ieri mattina dalla Polizia municipale, di trasferirsi nelle zone controllate dai clan avversi e in quella parte di territorio dove l’amministrazione comunale ha sottratto posti controllati dalla criminalità per assegnarli a chi aveva tutte le carte in regola, sotto il profilo igienico e amministrativo, per poterli occupare. Si tratta di clan – a quanto si è saputo dagli investigatori – che controllano gli affari nei quartieri Libertà, Japigia e Bari vecchia e che da tempo controllano l’assegnazione dei posti per le ‘fornacelle’ utilizzate per vendere abusivamente carne arrostita e per la vendita delle bevande: negli anni avrebbero trovato un equilibrio rivoluzionato con le nuove regole dettate dall’amministrazione comunale guidata da Antonio Decaro che ieri, durante le violente proteste dei venditori abusivi, ha ricevuto minacce. 

 


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