L’uomo era stato fermato nei giorni scorsi nel capoluogo pugliese. Prenotò voli per Parigi
E’ Ridha Shwan Jalal, alias Kaka Sherzad, iracheno di 38 anni, l’uomo fermato nei giorni scorsi a Bari con un passaporto falso della Repubblica Ceca e che ha portato all’arresto nel capoluogo pugliese di altri due britannici. L’indagine su di lui, con l’ipotesi di reati di terrorismo internazionale, era stata avviata dagli inquirenti baresi già nel giugno 2015. Sarebbe stato infatti proprio lui, nei giorni in cui il terrorista di Parigi Salah passò dal porto di Bari, a chiedere presso un’agenzia di viaggi di Matera un preventivo per il trasporto di 20 cittadini iracheni. Il suo nome è contenuto in un’altra indagine della Dda di Bari che a novembre ha portato all’arresto del 45enne iracheno Muhamad Majid, il quale avrebbe fornito a Jalal alloggio a Bari e documenti. L’ipotesi investigativa che Bari sia un probabile luogo di passaggio di persone legate a reti jihadiste e soprattutto sia quello dove fornire supporto logistico con alloggi e documenti è al centro di una inchiesta della Procura di Bari. Si tratta dell’indagine, coordinata dai pm Antimafia Renato Nitti e Roberto Rossi e affidata agli agenti della Digos e ai carabinieri del Ros che ha portato nei giorni scorsi in carcere un cittadino iracheno e due inglesi per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e documenti falsi. I tre sono infatti indagati anche per terrorismo internazionale (anche se la misura cautelare non è stata emessa per questo reato). Sull’indagine gli inquirenti baresi mantengono il massimo riserbo.