Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, i Finanzieri della Compagnia di Altamura hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo avente ad oggetto somme di denaro pari a euro 24.700,00, nei confronti di un esercente l’attività di commercio all’ingrosso di ferramenta con sede ad Altamura (BA), profitto dei reati di manovre speculative e truffa aggravata commessi in relazione alla vendita di mascherine di protezione individuale, approfittando dell’attuale contesto emergenziale di natura sanitaria correlato alla diffusione dell’epidemia di “COVID-19”.
Sottoposte a sequestro n. 2.559 mascherine. La successiva analisi delle fatture ha consentito di ricostruire, per ogni singola tipologia di mascherina (FFP1, FFP2 e FFP3), tutte le operazioni commerciali, calcolando le variazioni percentuali di ricarico applicate nelle diverse vendite effettuate man mano che si andava diffondendo l’epidemia, accertando la vendita illecita di n. 4.000 mascherine, effettuata con ricarichi applicati fino al 1.535%, rispetto al prezzo medio di acquisto, peraltro concentrata in pochissimi giorni (dal 21 febbraio u.s. al 04 marzo u.s.).
Inoltre, le indagini hanno permesso di scoprire una vera e propria truffa, commessa pubblicizzando on line la vendita di confezioni contenenti ciascuna n. 5 mascherine di protezione individuale del tipo “FFP3” ad un prezzo complessivo di € 199,90, di cui € 99,90 per il prodotto ed € 100 per la spedizione (importo, quest’ultimo, del tutto inverosimile considerando il modesto peso delle mascherine). Con tali condotte fraudolente, l’esercente ha indotto in errore i consumatori che – anche in ragione della particolare situazione psicologica di paura determinata dalla diffusione sempre più crescente del coronavirus – hanno finito per pagare una singola mascherina ben 40 euro. Così facendo, il commerciante ha conseguito un ingiusto vantaggio patrimoniale con pari danno per gli acquirenti, mettendo in serio pericolo il mercato di tali prodotti in questo particolare momento di crisi sanitaria ed economica. Il profitto dei reati commessi dal venditore è stato calcolato in euro 24.700,00, che sono stati sottoposti a sequestro con l’operazione odierna.