La Guardia di Finanza, nel corso di un’operazione denominata ‘Right Price’, ha effettuato controlli a tappeto nei comuni delle province di Bari e BAT per accertare e punire rialzi ingiustificati dei prezzi e altre pratiche commerciali illecite che numerosi cittadini avevano segnalato alle forze dell’ordine negli ultimi giorni.
Ben 110 militari delle Fiamme Gialle, fino alla tarda serata di ieri, hanno passato al setaccio 28 comuni (Adelfia, Altamura, Andria, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Canosa di Puglia, Capurso, Conversano, Corato, Gioia del Colle, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Locorotondo, Minervino Murge, Modugno, Molfetta, Monopoli, Noci, Palo del Colle, Polignano a Mare, Putignano, Santeramo in Colle, Terlizzi, Triggiano, Turi e Valenzano) con 51 controlli svolti nei supermercati, nei negozi di prodotti per la casa, nei ferramenta, nelle farmacie e parafarmacie, ma anche all’interno di panetterie e fruttivendoli.
L’operazione, così, ha consentito complessivamente di effettuare il sequestro, per violazioni di natura amministrativa e penale, di circa 12mila prodotti anti-contagio per un valore complessivo di mercato pari a 25mila euro, di denunciare 2 soggetti ritenuti responsabili di pratiche commerciali illecite e fraudolente, nonché di segnalare alle autorità amministrative competenti 17 titolari di imprese per non avere rispettato la normativa in materia di sicurezza dei prodotti e di disciplina dei prezzi.
In particolare, nel corso degli interventi sono state sottoposte a sequestro amministrativo oltre 8mila mascherine di varie tipologie prive delle necessarie indicazioni che – secondo le prescrizioni della normativa di settore – devono essere fornite al consumatore a garanzia della relativa sicurezza: i responsabili delle attività che sono stati segnalati ora rischiano sanzioni pecuniarie che possono raggiungere anche 25mila euro.
A Bari poi, all’interno di due negozi di prodotti non alimentari, sono state sottoposte a sequestro penale 3.500 mascherine filtranti riportanti indebitamente il marchio CE, nonché 230 confezioni di salviette igienizzanti per le mani commercializzate illecitamente come prodotti con azione sanificante: il tutto per un valore commerciale di circa 6mila euro. I due rappresentanti legali, entrambi cittadini di nazionalità cinese, sono stati denunciati in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, delle ipotesi di reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci, di frode in commercio e di truffa aggravata dalla minorata difesa.