Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia, interdetto commissario Borzillo: “Appalto truccato e pressioni per assunzioni”

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L’interdizione di un anno dai pubblici uffici è stata disposta dalla magistratura barese nei confronti di Alfredo Borzillo, attuale commissario straordinario unico del Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia. La misura cautelare, per i reati di turbativa d’asta e induzione indebita a dare o promettere utilità, è stata eseguita contestualmente a perquisizioni, dai militari del nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bari.

Le accuse riguardano un presunto appalto truccato bandito nel 2017 dal Consorzio Terre d’Apulia, vinto dalla società Emisfera Sistemi di Reggio Emilia, e presunte pressioni esercitate da Borzillo per assunzioni. Nel Consorzio Bonifica Centro Sud Puglia sono confluiti i Consorzi, già commissariati, di Ugento Li Foggi, Terre d’Apulia, Stornara e Tara e quello speciale per la bonifica di Arneo.

La prima accusa riguarda il presunto appalto truccato bandito dal Consorzio Terre d’Apulia per la progettazione e realizzazione del sistema informativo territoriale – comprensivo del rilievo della rete idrica, monitoraggio pressioni, portate e ricerca delle perdite – nel subcomprensorio di Minervino Murge e Loconia del valore di 68mila euro aggiudicato a Emisfera Sistemi di Reggio Emilia dell’imprenditore Enrico Frattini. Le indagini parlano di un “accordo collusivo” tra Borzillo e Frattini che, in concorso con Giuseppe Corti e Alessandro Di Bello, rispettivamente direttore generale responsabile unico del procedimento e consulente tecnico del Consorzio, avrebbero “predisposto il capitolato tecnico di gara con indicazione delle imprese che avrebbero dovuto essere consultate nell’ambito della procedura negoziata”. Con delibera del 27 dicembre 2017, Borzillo avrebbe inoltre autorizzato l’esecuzione da parte dell’impresa aggiudicataria di attività supplementari per oltre 13mila euro.

L’induzione indebita fa invece riferimento a presunte pressioni esercitate da Borzillo nei confronti di Vittorio Bonerba e Chiara Romano, rispettivamente coordinatore della Divisione Formazione di Etjca SpA e dipendente della stessa società, per modificare i requisiti di partecipazione ed i criteri di selezione dei candidati previsti nel bando per la selezione e l’assunzione presso il Consorzio di vari profili professionali. Borzillo avrebbe così ottenuto indebitamente – attraverso l’eliminazione del test preselettivo e del requisito dell’iscrizione all’albo professionale – l’inserimento di nominativi di candidati di suo gradimento nella lista degli idonei, tra i quali anche il compagno della figlia, adottando successivamente le delibere commissariali di assunzione diretta a tempo determinato in loro favore.


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