Tutto è bene quel che finisce bene, anche se è stato necessario prima l’intervento della Polfer e poi quello dei sanitari del 118. Nel pomeriggio di sabato, il Centro Operativo Compartimentale della Polizia Ferroviaria di Bari è stato allertato dalla telefonata di una signora – residente in un Comune della provincia – che segnalava l’allontanamento della sorella da una comunità terapeutica, dove era ricoverata per patologie psichiche. Nella circostanza, la donna riferiva ai poliziotti che sicuramente sua sorella avrebbe tentato di raggiungere Bari e che lo avrebbe fatto servendosi del treno.
Gli agenti così, acquisita la descrizione della ragazza, hanno setacciato le stazioni del capoluogo, riuscendo a individuarla nel giro di poco tempo mentre vagava pericolosamente sul marciapiede di uno dei binari delle Ferrovie Appulo Lucane. Avvicinata con cautela, in modo da non crearle ulteriori disagi, la giovane è stata rassicurata dagli agenti e accompagnata negli uffici, dove è stata riaffidata ai responsabili della struttura di accoglienza nel frattempo giunti sul posto. Tuttavia, all’atto di lasciare gli uffici, la donna si è rifiutata di seguire gli operatori della comunità, rendendo necessario l’intervento del 118.
“Quest’ultimo episodio – dicono dalla Polfer -, rientra in uno dei tanti casi problematici che gli agenti non di rado si trovano ad affrontare, dal momento che persone con problemi comportamentali o psichici, si allontanano dalle famiglie o da case di cura, raggiungendo spesso treni e stazioni, nei loro propositi di fuga. In tali frangenti è importante avvicinare coloro che sono in difficoltà, nei modi giusti, tranquillizzandole, al fine di evitare gesti inconsulti”.