I giudici della Seconda sezione penale del Tribunale di Lecce, presidente Pietro Baffa, hanno accolto la richiesta di attenuazione della misura cautelare in carcere presentata nei giorni scorsi dai legali di Michele Nardi, concedendo così all’ex gip di Trani, dopo 17 mesi in carcere, gli arresti domiciliari.
La stessa decisione è stata presa per l’ispettore di polizia di Corato, Vincenzo Di Chiaro, attualmente sospeso dal servizio, anche lui detenuto insieme a Nardi dal gennaio 2019 ed entrambi con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari.
Sia a Nardi che a Di Chiaro, però, è stato imposto l’obbligo del braccialetto elettronico. In attesa che venga reso disponibile e attivato il dispositivo di controllo da indossare, nonostante il provvedimento, i due al momento restano ancora nel carcere di Matera.