Visite intramoenia ‘in nero’ all’ospedale di Taranto: nei guai 4 medici. Si indaga su 2mila visite

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Effettuavano visite in intramoenia senza dichiararne i proventi al Fisco: per questo 4 medici di Taranto sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza e nei confronti di uno di essi è stata eseguita un’ordinanza di interdizione dai pubblici uffici e dal servizio medico per la durata di 3 mesi. Gli indagati, secondo l’accusa, sfruttavano le apparecchiature diagnostiche dell’ospedale S.S. Annunziata di Taranto omettendo di versare la dovuta quota di competenza dell’Asl. Il provvedimento cautelare è stato emesso nei confronti di medici, attualmente e in passato, in servizio presso il reparto di gastroenterologia dell’ospedale, a cui vengono contestati i reati di abuso d’ufficio e truffa in danno dello Stato.

Le visite specialistiche svolte hanno causato, stando alla tesi della Procura, un danno alla azienda sanitaria di circa mezzo milione di euro, nel periodo dal 2015 al 2018, a fronte di prestazioni effettuate “in nero” nei confronti di quasi 2000 pazienti. In particolare, è stato accertato che i medici nel corso dell’orario di servizio effettuavano visite mediche specialistiche, in regime di intramoenia, con l’ausilio di personale infermieristico, utilizzando indebitamente apparecchiature e dispositivi sanitari di cui avevano la disponibilità in ragione del proprio ufficio, appropriandosi dei compensi ricevuti dai pazienti e violando anche gli obblighi di registrazione al Cup.

Al momento dell’accesso dei militari, uno dei medici è stato colto in flagrante mentre stava svolgendo una visita privata ad un paziente senza prenotazione al Cup e ne aveva appena terminata un’altra. Gli indagati sono stati segnalati alla Corte dei Conti.


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