C’è anche Marcello Vernola, 59 anni, ex presidente della Provincia di Bari e attualmente militante della Lega, tra i destinatari del sequestro preventivo eseguito oggi dalla Guardia di Finanza per una presunta evasione fiscale da 15,2 milioni di euro commessa dagli amministratori di due società di commercializzazione di energia, la Velga Srl di Modugno e la Cei Srl di Bari (Consorzio Energetico Italiano).
In merito alla sua posizione all’interno dell’azienda, Vernola, intervistato telefonicamente da Telebari, ha voluto precisare che “non è stato legale rappresentate della Velga”, a differenza di quanto riportato inizialmente dalle agenzie di stampa. “Sono stato presidente del Consiglio di Amministrazione dal 2014 al 2020 – sottolinea Vernola – ma non avevo deleghe operative. Inoltre, mi sono dimesso a gennaio dopo che l’assemblea dei soci ha messo in liquidazione la società della quale, ripeto, non sono il legale rappresentante”.
“E ancora – continua – non mi sono mai occupato di compravendita e fatturazione, di rapporti operativi o con i clienti. La gestione operativa esulava dai miei compiti. Non avevo cognizione di ciò che accadeva, in quanto non avevo potere di controllo in merito. Adesso i miei legali dovranno dimostrare la mia estraneità ai fatti”.
Il sequestro è stato eseguito anche nei confronti di Giuliani e di Maurizio Marini, 51enne di Montereale (L’Aquila) e Mariano Razzauti, romano di 74 anni, questi ultimi due legali rappresentanti in epoche diverse della società Cei. Nell’inchiesta, coordinata dal pm Giuseppe Dentamaro della Procura di Bari, è indagata una quinta persona, il 66enne di Roma Bruno Mastripieri, non destinatario del sequestro, legale rappresentante del Consorzio Energetico Italiano fino al 2015.