Viaggiavano in due su una bici elettrica di fatto trasformata in un motorino. Fermate dalla Polizia Locale, quindi, hanno reagito aggredendo gli agenti. Con la complicità di tre donne adulte, giunte sul posto per l’occasione. È accaduto nel primo pomeriggio di ieri a Bari, in via De Gemmis, e protagoniste della vicenda sono due ragazze di 17 anni, la mamma di una di queste e due amiche della signora. Tutte, alla fine, denunciate all’autorità giudiziaria per minacce, resistenza e lesioni nei confronti di pubblici ufficiali.
Le due minorenni erano in strada su una bici con motore elettrico che viaggiava, però, senza pedalata, ma azionando semplicemente la manopola collegata con il motore elettrico ausiliario. La verifica tecnica, operata sul posto dagli agenti, confermava l’alterazione delle caratteristiche tecniche del mezzo che risultava, appunto, trasformato da bicicletta a pedalata assistita in un vero e proprio ciclomotore: in circolazione, quindi, in violazione di una serie di prescrizioni del codice della strada.
Quando gli agenti hanno iniziato a contestare alle due giovani queste violazioni, però, la situazione è degenerata: minacce, assalto fisico nei confronti dei due poliziotti, tentativo di sottrarre loro la bici per allontanarsi, calci e pugni al veicolo di servizio e a uno degli agenti. Un’aggressione avvenuta con la complicità della madre di una delle due minori e di altre donne, nel frattempo giunte sul posto.
Nella colluttazione uno dei due agenti ha subito lesioni lievi giudicate guaribili in 5 giorni, mentre al termine della vicenda una delle minori in preda a un vero e proprio raptus di violenza compulsiva è stata trattata sul posto da un’autoambulanza del 118 chiamata dagli stessi agenti dalla Polizia Locale.
Oltre alle denunce, a una delle due 17enni è stata contestata la guida senza patente valida per il mezzo condotto, la mancata copertura assicurativa – trattandosi di bicicletta elettrica alterata, in realtà trasformata in un ciclomotore -, la proprietà di un veicolo senza immatricolazione e privo di targhe e la mancanza del casco protettivo. Una violazione contestata anche all’altra ragazza. Il veicolo, invece, è stato sequestrato per la successiva confisca e distruzione.