Sabato scorso, a Bari, è stato arrestato Vincenzo Di Cosola, 29enne barese con precedenti di polizia anche specifici, ritenuto responsabile dei reati di fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti, detenzione abusiva di armi e ricettazione. Nell’ambito della riorganizzata pianificazione dei servizi di prevenzione, le forze dell’ordine si sono hanno effettuato una perquisizione domiciliare in casa dell’arrestato. L’attività ha dato esito positivo in quanto, nella sua abitazione, sono stati scoperti e sequestrati un giubbotto antiproiettile e dieci metri circa di miccia a lenta combustione.
Gli agenti hanno deciso quindi di estendere la perquisizione a un deposito di pertinenza dell’immobile, adiacente a un muro a secco, sempre appartenente al Di Cosola. Durante la perquisizione, oltre a un bilancino di precisione con all’interno un manoscritto riportante le istruzioni per la produzione di ordigni esplosivi, sono state rinvenute e sequestrate quattro buste di cellophane contenenti 3,3 chili di polvere di alluminio atomizzato, utilizzato come combustibile, e tre buste di cellophane contenente 6 kg. di polvere di perclorato di potassio, utilizzato come ossidante – comburente. All’esito dell’attività di perquisizione sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati:
– una pistola marca Beretta modello 98 FS, calibro 9X21, completa di caricatore rifornito con 15 cartucce, provento di furto denunciato nell’anno 2015 a Grottaglie;
– una rivoltella modello Magnum 380 calibro 9X17 a salve, priva del relativo tappo rosso, con 4 bossoli esplosi all’interno del tamburo;
– 37 cartucce calibro 12 per uso caccia; – 52 cartucce calibro 7.62X39;
– 31 cartucce calibro 9X21;
– 94 cartucce calibro 9X19;
– 49 cartucce calibro 7.65;
– 32 cartucce calibro 380 auto;
– 50 cartucce calibro 22;
– 1 caricatore per pistola Beretta calibro 9X21 contenente 7 cartucce.
Rinvenuta e sequestrata anche una bustina in cellophane contenente sostanza stupefacente del tipo Marijuana per un peso di 1,376 grammi. All’interno dell’abitazione dell’arrestato è stata inoltre rilevata la presenza di un monitor su cui poter visualizzare l’intera zona ove era detenuto il materiale sequestrato grazie all’installazione, nei pressi del fabbricato, di una telecamera esterna. Sono in corso indagini per appurare se il materiale esplodente e le armi siano stati già utilizzati in passato, nell’ambito di eventi delittuosi, o se fossero custoditi per essere utilizzati in eventuali crimini programmati per il futuro. Al termine degli accertamenti di rito, l’arrestato è stato associato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.