Bari, 17enne ricoverato per meningite: compagni di classe del Marconi restano a casa. La Asl rassicura genitori e docenti

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Il ragazzo di 17 anni ricoverato sabato al Giovanni XXIII per meningite meningococcica frequenta l’istituto tecnico Guglielmo Marconi e questa mattina, presso la scuola di via Carlo Poerio, il dottor Giacomo Scalzo del dipartimento prevenzione Asl ha incontrato genitori e docenti in aula magna per comunicare loro tutte le misure messe in atto per gestire al meglio la circostanza venutasi a creare.

Il medico ha spiegato ai presenti come la situazione sia assolutamente sotto controllo e come il rischio contagio in questi casi sia davvero molto basso. La trasmissione della malattia infatti avviene soltanto, e non necessariamente, attraverso contatto diretto con l’ammalato: il germe è molto sensibile all’ambiente esterno e non sopravvive per più di qualche minuto al di fuori del corpo.

Per intenderci, un colpo di tosse fatto dall’ammalato sotto al naso del soggetto sano potrebbe mettere a rischio la salute di quest’ultimo. Qualsiasi contatto con il banco dell’ammalato, ad esempio, avvenuto anche pochi minuto dopo quel colpo di tosse, non metterebbe a rischio la salute di nessuno.

I compagni di classe del ragazzo non erano comunque in aula, come molti degli studenti del terzo piano dell’istituto, dove appunto l’aula in questione è ubicata. Una decisione presa più per paura che per una reale situazione di pericolo. Il resto dei ragazzi della scuola invece, con le dovute eccezioni, si è presentato regolarmente per seguire le lezioni.

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