La trascrizione di nuove intercettazioni relative al procedimento delle escort portate fra il 2008 e il 2009 da Giampaolo Tarantini nelle residenze di Silvio Berlusconi è stata chiesta dalla difesa dell’ex premier nell’udienza preliminare a carico di Berlusconi e Valter Lavitola che rischiano un processo per induzione a mentire.
L’udienza preliminare in cui si discute la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai magistrati Eugenia Pontassuglia e Pasquale Drago si celebra dinanzi al gup del Tribunale di Bari Rosa Anna De Palo. L’ex presidente del Consiglio e Lavitola sono accusati di aver indotto Tarantini a mentire ai pm baresi dicendo – secondo la Procura di Bari – che il Cavaliere ignorava che le 26 ragazze fossero prostitute.
“Stiamo esaminando faticosamente 27mila intercettazioni – ha dichiarato a margine l’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini – e riteniamo che molte di queste siano rilevanti e contribuiscano ad escludere in maniera radicale la responsabilità del presidente”. “Il meccanismo processuale dell’esercizio del diritto di difesa – ha aggiunto l’altro difensore dell’ex premier, l’avvocato Francesco Paolo Sisto – fa sì che il giudice debba compiutamente valutare tutte le intercettazioni che la difesa di Berlusconi ritiene utili per il suo proscioglimento”. Il gup si è riservato di decidere sulle nuove richieste avanzate dalla difesa di Berlusconi e ha rinviato l’udienza al prossimo 27 marzo.