Non è uno sfogo, non è il messaggio qualunquista di chi non sa con chi prendersela. È piuttosto un invito, rivolto da una cittadina al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, affinché si renda conto delle condizioni in cui versa il Policlinico di Bari. Riportiamo il messaggio, dunque, senza prendere posizioni, anche perché l’immagine vale più di mille parole.
Il Pronto soccorso è quasi sempre un’avventura, nel senso che in una maniera o nell’altra tra attesa e i problemi di personale ridotto, il ricordo di una giornata passata seduti non è mai piacevole. Però, per quanto uno si metta l’animo in pace, capita che col trascorrere delle ore ci sia bisogno di espletare i propri bisogni fisiologici. Non c’è l’imbarazzo della scelta, nel senso che in sala d’attesa ci sono solo due bagni. Lo scenario che si è presentato agli occhi della donna dà ribrezzo, è raccapricciante. Qualcuno si è sentito male, è evidente, e non ha “centrato l’obiettivo”. Da questa visione nasce il messaggio di una donna, indirizzato al presidente Emiliano.
“Queste le condizioni dei due bagni in sala d’attesa. Aiutatemi, aiutiamoci – si legge nel post – Meritiamo di meglio. Io devo scriverle. Devo scriverle perché lei è il presidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità. Devo scriverle perché le condizioni del nostro Policlinico sono allucinanti. Perché non c’è pulizia, igiene, organizzazione. Non è possibile né umano passare cinque ore al Pronto soccorso per una TAC e per una proposta di ricovero in barella. IN BARELLA. L’accompagno io al Policlinico. Le faccio vedere i bagni del Pronto soccorso. Le faccio vedere come i pazienti devono andare avanti e indietro per le varie consulenze (a volte vagando come anime in pena perché non conoscono i reparti). Le faccio vedere come lavorano i dottori. Venga con me, in incognito, venga a provare cosa significa. La aspetto. Dimenticavo, provi a chiamare lo sportello ALPI per prenotare una visita. Mi faccia sapere come le va“.