Il giudice monocratico del Tribunale di Bari Anna Perrelli ha assolto “per non aver commesso il fatto” i quattro imputati nel processo sulla vendita di ricotta ‘Frescolina’ distribuita da un’azienda di Conversano, ‘Fattorie Chiarappa’, ed esportata in America, risultata contaminata da Listeria che avrebbe causato decine di casi di intossicazione alimentare. Le indagini dei Carabinieri del Nas e del Corpo Forestale, coordinate dal pm della Procura di Bari Baldo Pisani, erano state avviate nel 2012 dopo la segnalazione dagli Stati Uniti di presunte intossicazioni dovute alla ricotta italiana.
La magistratura barese aveva immediatamente disposto il sequestro delle giacenze e il ritiro della merce in tutta Italia. A processo è finito il responsabile della qualità dell’azienda, Orlando Apa, accusato di aver colposamente “detenuto per il commercio e distribuito per il consumo svariati lotti di ricotta salata, contenente Listeria monocytogenes e dunque pericolosa per la salute pubblica”.
Altri tre imputati rispondevano di falso ideologico: Eustachio Di Mola, rappresentante della ASL di Bari incaricato di attestare gli standard di qualità e sicurezza della ricotta e due dipendenti di un laboratorio, la responsabile delle analisi Angela Montingelli e il direttore Franco Baccolini, incaricati di verificare la presenza del batterio. A distanza di oltre quattro anni dai fatti contestati, gli imputati sono stati assolti da ogni accusa.