Luigi Luisi, 47enne pregiudicato barese, era stato colpito da tre colpi d’arma da fuoco al torace in un agguato avvenuto la notte di Halloween al quartiere Libertà per poi morire due settimane dopo in ospedale. Oggi le forze dell’ordine hanno arrestato 5 persone, tutte con precedenti di polizia, ritenute responsabili a vario titolo di omicidio premeditato, porto abusivo di armi da fuoco in concorso ed evasione.
Il provvedimento è stato poi sostituito dall’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bari in sede di convalida. Il provvedimento è stato emesso nei confronti di Domenico Remini, classe 1987, Gaetano Remini, classe 1998, Donato Sardella, classe 1996, Maurizio Sardella, classe 1970 e Cristian Cucumazzo classe 1994.
Gli autori dell’agguato sarebbero Gaetano Remini e Donato Sardella: i due, armati di pistola, fecero fuoco all’indirizzo del Luisi, in quel momento fermo all’interno della propria autovettura ad un semaforo in via Dante, angolo via Fieramosca, per poi dileguarsi velocemente a bordo di uno scooter. Nella circostanza, seguendo le direttive di Domenico Remini, gli esecutori materiali si sarebbero avvalsi di Maurizio Sardella, padre di Donato, il quale aveva avuto il compito di osservare i movimenti della vittima e di avvisarli nel momento “più favorevole”. Il movente sarebbe verosimilmente riconducibile ad un’animata discussione avvenuta tra Luisi e Domenico Remini per il presunto coinvolgimento di quest’ultimo nell’agguato del 30 aprile del 2015 in cui perse la vita il figlio di Luisi, Antonio, e lui stesso rimase gravemente ferito.
Le indagini, supportate da attività tecniche, dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia e da numerose audizioni testimoniali, hanno fatto ritenere la vicinanza degli arrestati al clan mafioso denominato Strisciuglio.