Il viaggio in Australia sarebbe stato “un regalo di un amico di Bari economicamente molto agiato”, il quale “avrebbe insistito” parecchio affinché Elisa Salatino accettasse. Il giallo della docente fasanese arrestata a Melbourne con in valigia 5kg di cocaina si arricchisce di un nuovo capitolo.
A fornire nuovi elementi l’avvocato Oronzo De Leonardis, che unitamente all’avvocato Gabriele Contini assiste la famiglia Salatino, e che nel corso di una lunga telefonata ha potuto conoscere direttamente dalla bocca di Elisa la sua versione dei fatti. L’uomo, di cui non è ancora stata resa nota l’identità, avrebbe proposto, secondo quanto raccontato all’avvocato, “un periodo di relax dopo le difficili vicende personali e la separazione dal marito”.
Vi sarebbero ulteriori dettagli anche sulle fasi immediatamente precedenti al check-in, sulla partenza da Roma e sull’arrivo a Melbourne. Secondo la ricostruzione fornita dalla Salatino, sarebbe stato lo stesso uomo a provvedere a tutte le incombenze burocratiche necessarie alla partenza. La professoressa – prosegue il legale Oronzo de Leonardis – non avrebbe mai visto la sostanza stupefacente contenuta nel bagaglio sino a quando non le sarebbe stata mostrata dalla Polizia aeroportuale australiana.
Elisa sosterrebbe che ci sarebbe “una manovra dietro”, la valigia sarebbe stata sostituita o manomessa. Intanto lunedi 27 febbraio Elisa, per la prima volta dopo l’arresto, verrà sottoposta ad interrogatorio dinanzi all’Autorità Giudiziaria australiana. In quella sede, alla presenza del difensore d’ufficio, potrà esporre a sua discolpa la propria versione dei fatti.