Valenzano, sesso in cambio di lavoro. Il Partito Democratico: “Vicenda dai contorni scabrosi”

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“Un ennesimo scandalo giudiziario travolge le istituzioni valenzanesi e intacca la sensibilità e la dignità di un’intera comunità”. Inizia così il comunicato del Partito Democratico – circolo di Valenzano circa il caso scoppiato nelle scorse ore riguardante una presunta richiesta di sesso in cambio di lavoro da parte del primo cittadino Antonio Lomoro. Il fatto è stato seccamente smentito dal diretto interessato ma resta la volontà da parte della comunità cittadina di conoscere la verità.

“Apprendiamo dagli organi di stampa che il sindaco Antonio Lomoro e il vicesindaco Lucia Partipilo sarebbero stati denunciati in seguito a una vicenda dai contorni scabrosi – scrivono dal PD -. La denuncia sarebbe l’atto conclusivo di una serie di presunte attenzioni attuate con insistenza dal sindaco ai danni di una cittadina, alla quale sarebbero stati chiesti favori di natura sessuale come contropartita della promessa di un lavoro”.

“Non possiamo né vogliamo anticipare sentenze o formulare valutazioni giuridiche su questa storia che, se venisse comprovata, spiccherebbe nel suo squallore – continuano -. Tanto più che, laddove venissero confermate le accuse nei confronti del vicesindaco Partipilo, ci troveremmo di fronte alla condotta di una donna con ruoli istituzionali che avrebbe operato una sopraffazione nei confronti di un’altra donna, già vittima di una situazione di per sé deprecabile”.

“Auspichiamo che la Magistratura possa fare chiarezza il prima possibile per accertare i fatti e le responsabilità – conclude il comunicato -. Certo è che Valenzano si trova per l’ennesima volta sotto i riflettori per episodi di cronaca che spandono una luce torbida sul paese e sulle sue istituzioni. Quella che viene messa in evidenza è l’immagine di un borgo chiuso, miope e gretto, corroso dai veleni dell’egoismo e dell’indifferenza. Ma al di là di questa patina fosca c’è una comunità operosa e solidale. C’è un tessuto civico ricco e dialogante che può e deve ribellarsi all’intorpidimento morale per contribuire a un risveglio collettivo delle coscienze”.


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