Il gip del Tribunale di Bari Francesco Agnino si è riservato di decidere sulla opposizione alla richiesta di archiviazione nell’ambito dell’indagine sulla morte di Angela Valeria Lepore, la 27enne di Toritto (Bari), agente di Polizia Penitenziaria, deceduta nel luglio 2014 dopo tre interventi chirurgici negli ospedali Maria Santissima Annunziata di Taranto e Policlinico di Bari.
Inizialmente nell’inchiesta della Procura di Bari erano indagati 20 medici di tre diverse strutture sanitarie: il pronto soccorso di Manduria dove la ragazza si era recata per un malore all’addome, l’ospedale di Taranto e quello di Bari dove era stata poi ricoverata e sottoposta alle operazioni di rimozione di un calcolo renale, di craniectomia e di impianto di un polmone artificiale.
Con riferimento alla posizione dei medici tarantini, gli atti erano stati trasmessi alla Procura ionica che ha provveduto alla richiesta di rinvio a giudizio per i due medici dell’ospedale di Taranto che avevano eseguito il primo intervento chirurgico e alla richiesta di archiviazione per altri 11 (pende dinanzi al Tribunale di Taranto analoga opposizione alla richiesta del pm). Per i medici baresi è stata chiesta una prima archiviazione per l’ipotesi di omicidio colposo (procedimento archiviato) e una seconda per mancato consenso informato alla quale i genitori della vittima, difesi dall’avvocato Maria Grazia D’Ecclesis, hanno fatto ora opposizione.