È stata un’indagine lampo quella dei Carabinieri che ha portato all’arresto del suocero del 28enne la cui auto è stata crivellata di colpi di pistola mentre l’uomo era appartato con la propria fidanzata. Si rischiata la tragedia, tant’è che la 20enne in sua compagnia è finita in ospedale con una ferita di striscio al fianco.
A finire in manette è stato il 56enne bitontino Cosimo Cassano, volto noto alle Forze dell’Ordine. Per il momento l’accusa è di detenzione illegale di arma clandestina, ma gli investigatori stanno facendo approfonditi accertamenti, anche di natura balistica, per verificare il ruolo rivestito dall’uomo in relazione alla sparatoria di questa notte.
Dal racconto delle due vittime, i sospetti degli investigatori si sono subito concentrati sul contesto familiare dell’uomo, in fase di separazione, il quale aveva iniziato a frequentare la giovane 20enne. Messo alle strette, il suocero del 28enne ha ammesso di aver fatto uso nella circostanza di una pistola 7,65 e ha così condotto i Carabinieri nei pressi di un campo in “Contrada delle Rose” dove, su un albero, aveva nascosto la pistola, una “Zastava” calibro7,65.
Il movente della spedizione punitiva sarebbe così riconducibile all’astio provato dall’uomo nell’ambito di dissidi familiari e relazioni interpersonali intrattenute dal genero. È così scattato l’arresto di Cosimo Cassano con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina, ma proseguono serrate le indagini per verificare tutte le sue responsabilità in merito al grave episodio avvenuto presso il campo sportivo di Bitonto.