“È molto provata dall’esperienza traumatica del carcere e non è nella condizione di poter offrire alcun contributo”. Nei prossimi giorni la difesa depositerà un’istanza alla Procura Bari per una perizia psichiatrica. È quanto dichiara il legale dell’estetista 23enne di Castellaneta Grotte in carcere da due giorni con l’accusa di aver ucciso la sua figlia neonata abbandonandola su una spiaggia di Monopoli.
L’avvocato Nicola Miccolis annuncia, infatti, “l’intenzione di garantire la massima collaborazione all’autorità inquirente, ma è necessario comprendere la reale condizione psicofisica della ragazza, affinché possa rendere dichiarazioni consapevoli nel rispetto dei suoi diritti”.
“Da un punto di vista difensivo – dice ancora il legale – ritengo necessario verificare se vi sia stato il coinvolgimento di altre persone in questa vicenda che, al momento, è ben lontana dall’essere chiara”. Risulta inoltre documentalmente confermata, riferisce la difesa, la circostanza che circa tre anni fa la ragazza abbia avuto un altro parto e in quella occasione aveva anonimamente lasciato il bambino in ospedale, poi dato in adozione.
Questa mattina la 23enne si è avvalsa della facoltà di non rispondere dinanzi al giudice e si è ancora in attesa della decisione sulla convalida della misura cautelare. “Smentisco che avesse intenzione di fuggire” conclude l’avvocato, spiegando così di aver chiesto al gip la scarcerazione della ragazza perché “il presupposto del pericolo di fuga all’estero non sussiste”.