Andria, definitiva la confisca dei beni appartenuti al boss ‘Salotto’. Valore: un milione e mezzo di euro

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È giunta all’epilogo oggi, con la notifica del Decreto Decisorio di Confisca definitivo emesso dall’Ufficio di Prevenzione del Tribunale di Trani ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Andria, l’attività dei militari nei confronti di Riccardo Sgaramella, noto boss di Andria detto ‘Salotto’. I beni definitivamente acquisiti, per un valore di circa un milione e mezzo di euro, riguardano l’agriturismo ‘Regina delle Volpi’, con annesso ippodromo, e un’azienda agricola intestate fittiziamente al fratello Nicola per la produzione e la commercializzazione di ortofrutta.

“I beni sequestrati sono risultati essere il frutto dell’attività di riciclaggio dello Sgaramella a seguito di indagini che dimostrarono come l’uomo aveva reinvestito i proventi illeciti provenienti dalle attività legate al traffico di stupefacenti nell’acquisto di attività commerciali non direttamente riconducibili a lui ma bensì intestate ai suoi familiari – spiegano i carabinieri in una nota -. Gli accertamenti patrimoniali eseguiti, da cui è derivata l’odierna confisca definitiva, evidenziarono in particolare come l’uomo avesse nel tempo mantenuto un tenore di vita notevolmente superiore alle sue possibilità economiche ai limiti della sopravvivenza”.

Sono trascorsi 9 anni dal 2012, quando venne effettuato il primo sequestro a cui seguì la restituzione dei beni da parte della Corte di Appello di Bari. Nel 2017 i nuovi accertamenti consentirono di far emettere un nuovo provvedimento di sequestro da parte delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Trani, confermato in appello nell’ottobre del 2020 e divenuto definitivo lo scorso 3 marzo. Riccardo Sgaramella, attualmente sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, è ritenuto esponente di spicco del gruppo criminale mettente capo al defunto Agostino Pastore, ritenuto capo dell’omonimo clan e assassinato nel settembre del 2000.


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