Già tre ragazzi sarebbero stati ricoverati per accertamenti negli scorsi mesi per dei versamenti pleurici. Sei casi confermati dalle autorità sanitarie. Proseguono gli screening a tappeto per capire l’entità del contagio da tubercolosi individuato tra gli studenti di una scuola di Bari.
I casi potrebbero in realtà essere molti di più, considerato che molto spesso chi contrae l’infezione può non sviluppare la malattia o svilupparla tardivamente. L’indagine avviene per più step diagnostici necessari per poter avviare una cura che porti alla completa guarigione. Il caso indice è quello di un ragazzo per il quale la positività era stata accertata lo scorso marzo. Di lì si è proceduto con l’indagine su personale scolastico e studenti, andando a ritroso negli anni precedenti.
Il focolaio, infatti, potrebbe essersi sviluppato pre-lockdown, considerato che i ragazzi in questo anno e mezzo hanno frequentato saltuariamente la scuola e che la maggior parte di quelli coinvolti si è diplomata nel 2020. Come detto, la TBC può restare latente anche per diverso tempo e anche per questo sta crescendo in questi giorni la preoccupazione dei genitori.
Un papà ha raccontato l’odissea vissuta in questi quattro mesi, con i dolori al petto del proprio figlio, due ricoveri e un intervento per eseguire una biopsia pleurica. Mentre i genitori si stanno confrontando in attesa di capire come evitare ogni ulteriore rischio di contagio.