Carenze relative alla sicurezza della navigazione, due navi intercettate dalla Guardia Costiera: bloccate a Bari

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Un provvedimento di detenzione di due navi nel porto di Bari è stato adottato dagli ispettori PSC della Guardia Costiera della Direzione marittima di Bari a seguito delle deficienze e carenze di dotazioni e impianti di bordo accertate nel corso di un’ispezione di verifica sul rispetto delle vigenti direttive europee e norme nazionali in materia di sicurezza della navigazione.

Le navi, entrambe battenti bandiera panamense, sono un mercantile portarinfuse, cosiddetto “bulk carrier” e un traghetto ro/ro, quest’ultimo destinato ad essere impiegato nel nuovo collegamento sulla linea Bari-Valona.

Il provvedimento di fermo nei confronti della “bulk carrier” è stato adottato in quanto l’unità è risultata priva dello “Statement of Compliance” relativo al Regolamento EU numero 1257/2013. Il Regolamento europeo, entrato in vigore il 31 dicembre 2018, dispone, infatti, che il naviglio mercantile che approda nei porti comunitari sia in possesso di un’appropriata certificazione che riconosce tutti i materiali pericolosi impiegati nella costruzione della nave, ai fini di un corretto riciclo della stessa al termine del suo ciclo di vita. Al Comandante della nave, in solido con l’armatore, è stata comminata una sanzione amministrativa di 10mila euro.

Sul traghetto arrivato da pochi giorni a Bari per essere impiegata sulla nuova linea di collegamento Bari-Valona sono emerse, invece, diverse carenze relative sia alla sicurezza della navigazione (leva di accelerazione di una imbarcazione di salvataggio bloccata – un ombrinale di deflusso delle acque in garage ostruito – informazioni di emergenza per i passeggeri assenti in alcune cabine e in alcuni punti di riunione – griglie di aerazione del fumaiolo bloccate), che alla tutela dell’ambiente marino (impianto di trattamento delle acque nere di bordo risultato non operativo).


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