Modugno, usavano carrozzeria per riciclare e ‘ripulire’ veicoli rubati: carabinieri sequestrano attività e denunciano i titolari

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Nascondeva al suo interno diversi mezzi pesanti oggetto di furto o di rapina la carrozzeria scoperta dai carabinieri della compagnia di Modugno. All’individuazione del luogo i militari sono giunti a seguito di una segnalazione su un camion con rimorchio oggetto di rapina nel territorio di Spinazzola nei giorni precedenti. Giunti sul luogo indicato, i militari notavano che nell’area vi era una carrozzeria con dei grandi capannoni. Insospettiti dalla coincidenza, decidevano di effettuare un controllo e una volta entrati, trovavano all’interno proprio il camion rapinato qualche giorno fa. Sul suo rimorchio un escavatore, anch’esso provento di un furto consumato a Molfetta poche sera fa. A quel punto il controllo veniva esteso a tutti i mezzi presenti all’interno della carrozzeria, rinvenendo così ulteriori due veicoli provento di rapina con relativo sequestro di persona, avvenuta a Palo del Colle il giorno prima, e un altro camion con relativo rimorchio con a bordo un’altra escavatrice. I militari appuravano inoltre che sui mezzi in questione erano già state apposte ‘targhe pulite’.

I mezzi rinvenuti sono stati restituiti ai legittimi proprietari mentre l’intera l’area sottoposta a sequestro. Il 46enne proprietario della carrozzeria e suo cognato, di 59 anni, dovranno rispondere dei reati di ricettazione e riciclaggio in concorso. Durante le operazioni di perquisizione, in uno dei locali veniva anche rinvenuto un pappagallo, appartenente alla specie ‘Myiopsitta monachus’ (parrocchetto monaco), risultato essere specie protetta, e del quale non vi era alcuna documentazione che ne attestasse la lecita provenienza. Venivano pertanto chiamati per gli accertamenti di competenza anche i carabinieri forestali del Nucleo Cites (Convention on International Trade in Endangered Species of wild fauna and flora – Convenzione sul commercio di specie della fauna e della flora in via d’estinzione) di Bari che accertavano l’irregolarità del possesso del volatile e procedevano alla denuncia per commercio internazionale di specie animali e vegetali in via di estinzione il proprietario dell’officina.


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