La Polizia Locale di Bari, dopo indagini durate in tutto un paio di mesi, ha scoperto e sequestrato a Poggiofranco, su un’area agricola parzialmente occupata da un vecchio manufatto edilizio e da tettoie precarie, una vera e propria discarica abusiva.
Una volta arrivati sul posto gli uomini del comandante Michele Palumbo si sono trovati di fronte una serie di rifiuti di varia natura, pericolosi e non pericolosi, costituiti da RAEE – televisori, lavatrici e frigoriferi cannibalizzati, ma anche compressori, piani cottura, forni, caldaie di vecchi ferri da stiro e telecamere con centraline elettroniche – martelli elettropneumatici in disuso, rottami ferrosi, vasche da bagno rotte, vecchi infissi metallici e centinaia di chili di tubazioni in gomma e plastica. E ancora scocche di ciclomotori, vecchi torchi e betoniere in disuso e svariati mobili e divani. Parte dei rifiuti risulterebbero provenienti dall’attività illecita dei cosiddetti ‘svuotacantine’.
Tutta l’area interessata dal conferimento illecito, di circa 450 metri quadrati, è stata sequestrata: un terzo dell’area sottoposta a sequestro giudiziario risulterebbe già oggetto di esproprio da parte del Comune di Bari e quindi illecitamente detenuta. Nei guai è finito un uomo di 60 anni: denunciato per la gestione abusiva di rifiuti senza iscrizione all’albo dei Gestori Ambientali e per la realizzazione di una discarica abusiva “risultato – dicono dal Comando – di una vera e propria attività organizzata e continuativa con predisposizione di opere e apprestamento del sito idoneo a raccogliere i rifiuti”. L’uomo deve rispondere, in concorso con un’altra persona indagata, anche del reato di occupazione abusiva di area pubblica appartenente al Comune di Bari.