Bari, controlli nel campo rom in zona Torre Quetta: verifiche su agibilità e condizioni igieniche

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Dopo l’incendio che si è verificato nelle scorse settimane – probabilmente a causa delle stoppie e dei rifiuti esistenti nella zona – e le proteste dei residenti, sono in corso accertamenti nel campo rom del lungomare Alfredo Giovine, nei pressi di Torre Quetta, a Bari, da parte di polizia locale e polizia di Stato. I controlli sono finalizzati a censire i presenti, a verificare le condizioni di agibilità degli immobili e la eventuale titolarità a occuparli essendo per lo più tutti privati. Nei controlli, al momento, sono impegnate otto pattuglie della Polizia locale e sei della Polizia di Stato.

 

Al termine delle verifiche sarà redatta una relazione tecnica riguardante lo stato dei luoghi e, nel caso vengano riscontrate eventuali carenze di tipo igienico o abitative, non è escluso che si renda necessario lo sgombero. Ai controlli stanno partecipando anche rappresentanti del pronto intervento sociale del Comune di Bari (Pis) a tutela di eventuali soggetti fragili.

 

Il comandante della Polizia Municipale, Nicola Marzulli, ha sottolineato che quello di oggi “è solo uno dei tanti controlli che saranno operati sul territorio. Dopo la denuncia dei proprietari dei lotti, e in seguito ai ripetuti episodi di incendi di sterpaglie, si è reso necessario un intervento capillare”. Gli adulti identificati sono 33, mentre dei 14 bambini presenti otto sono di un’età sotto i 12 anni. Tre persone sono state fermate e fotosegnalate perché già destinatarie di provvedimenti di espulsione. Un tunisino, in particolar modo, è risultato già destinatario di altri tre provvedimenti di espulsione. “Adesso – conclude Marzulli – con il quarto sarà allontanato dal paese”.


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