Regione, accessi abusivi al database delle Entrate per spiare i redditi della sorella: denunciato dipendente di Modugno

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Durante un’accesa lite relativa a due appartamenti di proprietà della mamma morta s’è fatto sfuggire alcuni dettagli reddituali riservati che avrebbe potuto ottenere solo in modo illegale. Da qui, la segnalazione della sorella al Garante della privacy e l’inchiesta penale attualmente in corso. Ne dà notizia La Gazzetta del Mezzogiorno e l’indagato è un dipendente dell’Ufficio tributi della Regione Puglia di 66 anni residente a Modugno.

 

Stando a quanto ricostruito, e confessato poi dallo stesso protagonista della vicenda, l’uomo avrebbe spiato i redditi della sorella e del cognato grazie al collegamento della Regione Puglia con la banca dati dell’Agenzia delle Entrate. Gli accessi abusivi sarebbero stati in tutto 91, compiuti in quattro diverse giornate tra il 30 ottobre 2013 e il 21 dicembre 2015. “Non per diffonderli all’esterno”, avrebbe detto l’impiegato, ma solo per definire alcune questioni personali. Gli spiati hanno anche tentato, senza successo, una mediazione per il risarcimento del danno subito, quello di essere spiati appunto, con la Regione Puglia. Resta in piedi però la bega familiare che si risolverà inevitabilmente in tribunale.


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