La risposta, comparsa sulla pagina ufficiale dello ZooSafari di Fasano, non si è fatta attendere. Dopo la pubblicazione del video che immortalava i due orsi polari al caldo e la comunicazione dell’Enpa che si è domandata se non fosse il caso di ripensare al loro habitat naturale, il direttore zoologico della struttura Fabio Rausa ha spiegato dettagliatamente in che maniera vivono gli orsi e come funziona ogni singola parte del luogo a loro dedicato. Di seguito il comunicato.
“Egregi Signori, ringraziamo per l’attenzione di questi giorni verso i nostri orsi polari e facciamo presente quanto segue:
A) I nostri orsi polari sono nati in cattività presso altri parchi zoologici europei e vivono SENZA ALCUN PROBLEMA nei climi fasanesi sin dal 1995, NON hanno mai presentato alcuna patologia o sintomatologia degna di rilievo né legata alle condizioni climatiche né a qualsiasi altra causa, e si sono riprodotti spesso con nascite di cuccioli che ora vivono in altri rinomati parchi europei e giapponesi, tanto che i due genitori risultano essere una delle più imponenti, belle e prolifiche coppie di tale specie in Europa. Essi vengono alimentati e governati correttamente, come da prassi internazionale e linee guida indicate dall’Eaza, con pesce pregiato, carne rossa preferibilmente equina, qualche vegetale, integratori minerali, ecc.; dispongono di un’area esterna di circa 500 mq, di cui circa il 30% adibito a grande vasca d’acqua con diverse profondità, il 20% a sporgenza rocciosa centrale (alta diversi metri, totalmente calpestabile dagli orsi e rinfrescata esternamente da una cascata d’acqua corrente) ed il restante 50% ad area libera (la sporgenza rocciosa centrale è munita su due lati contrapposti di profonde tane-nido fresche ricreate nella roccia, sempre liberamente accessibili agli animali); si immergono e nuotano in vasca molte volte al giorno, ogniqualvolta ne sentano il bisogno ed il desiderio, ed in essa vengono resi disponibili blocchi di ghiaccio e cibo congelato in pezzi, che fungono anche da arricchimento ambientale insieme a “giochi” quali boe nautiche, tronchi e simili attrezzature.
B) Per quanto riguarda le alte temperature estive, i nostri orsi polari hanno acqua raffreddata artificialmente con grossi apparati frigoriferi nella vasca grande, aria raffreddata a mezzo condizionatori nei 3 box interni, ombra e privacy nelle grotte sotto la cascata e vari punti di nebulizzazione di acqua nella parte emersa, tutte aree dove accedono a piacimento se e quando lo ritengono necessario. Se li si vede sotto il sole è perché vogliono stare lì in quel momento particolare e non sentono il bisogno fisiologico di sottrarsi alla calura, è assolutamente una loro scelta se stare in acqua (raffreddata), al chiuso (box raffreddati) o all’aperto al sole ed alla vista del pubblico. Vogliamo cogliere l’occasione per evidenziare tra l’altro come tutti i Mammiferi ben si adeguino a variazioni climatiche stagionali variando appunto la tipologia e la quantità di pelo, ottimizzando la quantità e la qualità di cibo, aumentando o diminuendo i comportamenti e le risposte fisiologiche di termoregolazione, ecc.: in caso di caldo risultano più pigri nelle ore diurne e mangiano minori quantitativi di alimenti, preferendo spesso poltrire al sole in stato di dormiveglia per lunghi periodi (cosa che probabilmente può destare preoccupazione, ovviamente immotivata, nei visitatori), proprio come accade loro anche nell’habitat naturale, come accade in tutti i Mammiferi terrestri e come accade anche nella specie umana. A tal proposito perché non ci si chiede anche delle giraffe a dicembre, tanto per fare un esempio tra le migliaia possibili? Non ci si dovrebbe porre lo stesso (ipotetico) problema per tutte le altre specie non europee fuori dalla stagione ottimale? Ci spiace che non sia stata letta né menzionata l’illuminante ricerca effettuata con Università estere proprio sull’argomento, ben esposta in italiano ed in inglese presso l’exhibit degli stessi orsi (qui allegata in copia).
C) L’eccezionalità relativa a queste ondate di caldo è un problema globale e non solo fasanese e si può riscontrare facendo una semplice ricerca su Internet, dove viene evidenziato il fatto che in questi giorni si stiano registrando temperature di 20°C oltre la media stagionale anche al Polo Nord! Qualcuno forse sta pensando di fare qualcosa di concreto per quegli orsi polari in natura spostandoli chissà dove? Certamente no, non essendocene alcun bisogno, come abbiamo evidenziato più sopra! Né è pensabile, come molti utopisticamente declamano a gran voce, liberare animali nati e vissuti in cattività nel loro habitat di specie, dove non sarebbero assolutamente in grado di sopravvivere per mille ragioni. La risposta possibile è una ed una sola, fare cioè tutto quello che facciamo noi quotidianamente per garantire il massimo benessere di tali animali con i tanti accorgimenti di cui sopra. Sperando di aver chiarito i legittimi dubbi, ringraziamo nuovamente per l’attenzione, rassicuriamo sul fatto che qui da noi si faccia sempre tutto ciò che è necessario ed utile per mantenere il massimo benessere dei nostri ospiti animali (anche più di quanto si possa fare per i visitatori che invece a volte subiscono disagi evidenti in caso di avversità climatiche importanti e comunque eccezionali, come sta avvenendo in queste settimane), ovviamente certi che vorrete comunicare ai Vs. utenti queste note per amore ed onore di correttezza di informazione e principalmente per tranquillizzarli sullo stato di salute ed il livello di benessere dei nostri orsi polari, tra l’altro sempre verificato ed approvato da tutte le Autorità competenti e controllanti.
Cordiali saluti”