Un uomo di 63 anni, colpito da infarto, è morto questa mattina sul lungomare di Bari. L’uomo, arrivato in mattinata dalla Calabria per partecipare alla manifestazione organizzata in piazza Libertà per lo sciopero generale indetto da Cgi e Uil, si era allontanato dal corteo insieme a un amico, probabilmente proprio a causa dei primi segnali del malore che di lì a poco lo avrebbe fatto accasciare sul marciapiede a pochi passi dal mare. I soccorritori del 118, arrivati sul posto dopo alcuni minuti con un’ambulanza, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
In piazza Libertà erano migliaia i lavoratori provenienti da tutta la Puglia, Basilicata, Calabria e Molise che hanno aderito allo sciopero proclamato dai sindacati contro le misure inserite nella manovra finanziaria del Governo che ritengono “inadeguata”. Con loro anche i segretari nazionali di Cgil e Uil, Gianna Fracassi e Domenico Proietti.
Fracassi ha spiegato che i sindacati non possono accontentarsi di “un accordo sul fisco che dà pochissimo ai redditi bassi e medio-bassi e siamo stupiti dal fatto che il Governo si stupisca dello sciopero: siamo in piazza per questioni molto concrete che si chiamano fisco, contrasto alla precarietà, pensioni, crisi industriali. E aggiungo il Mezzogiorno che è scomparso dall’agenda politica”. “In piazza oggi – ha concluso – ci sono lavoratori, pensionati e tanti studenti, sono il Paese in carne e ossa, ascoltatelo”.
Per Proietti “l’obiettivo dello sciopero è cambiare la legge di Bilancio che non è adeguata agli interessi del Paese”. “La ripresa in atto – ha evidenziato – produce occupazione ancora una volta flessibile e instabile; poi c’è la riforma fiscale che è solo un aggiustamento delle aliquote che concentra sette miliardi nella fascia di reddito tra 40 e 50mila euro, ma l’85% dei lavoratori e dei pensionati sono sotto la soglia dei 35mila euro”.