Bari, illeciti sul reddito di cittadinanza: sequestro da un milione di euro per 512 rumeni

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I finanzieri di Bari, dalle prime luci dell’alba, stanno eseguendo in diversi quartieri della città perquisizioni e sequestri per oltre un milione e 100mila euro nei confronti di 512 cittadini romeni che avrebbero falsamente autocertificato di essere residenti in Italia per ottenere il reddito di cittadinanza.

“L’articolata attività investigativa – spiegano dalle Fiamme Gialle – ha permesso di individuare un cospicuo numero di soggetti di nazionalità romena che avrebbe richiesto all’Agenzia delle Entrate l’assegnazione del codice fiscale nel corso del biennio 2019/2020, al fine di poter presentare la DSU e ricevere la rispettiva attestazione ISEE: documenti propedeutici all’effettuazione della richiesta del Reddito di cittadinanza”.

“Ulteriori approfondimenti – continuano i finanzieri, in una nota – hanno permesso di accertare che, contestualmente all’ottenimento della certificazione ISEE, veniva presentata dagli indagati apposita domanda per l’accesso al beneficio del reddito di cittadinanza, che avrebbe garantito loro di percepire indebitamente il sussidio economico per un ammontare complessivo, appunto, di oltre un milione di euro”.

“Durante le indagini è stata constatata la totale artificiosità delle residenze dichiarate dai cittadini romeni – concludono dalla Finanza -, trattandosi di immobili inesistenti o fatiscenti”. Le Fiamme Gialle baresi stanno eseguendo perquisizioni anche nei Caf che hanno gestito le procedure di rilascio del sussidio, al fine di riscontrare eventuali irregolarità.


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