Bari, sciopero della fame in carcere: i detenuti danno tutto il cibo in beneficenza

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Uno sciopero della fame proclamato a livello nazionale. I detenuti che rinunciano ai pasti per sei giorni per chiedere che il Guardasigilli Orlando firmi al più presto i decreti attuativi del nuovo regolamento penitenziario, già approvato in Parlamento. L’iniziativa, promossa dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, ha trovato adesione anche nella casa circondariale di Bari, che ospita 366 persone, ben oltre la capienza massima di 299.

 

“Un digiuno finalizzato al dialogo – spiega la responsabile dell’iniziativa Maria Rosario Lomuzio – I decreti dovevano essere pronti entro agosto, invece si rischia di arrivare a dicembre.” Tra le misure previste dal nuovo regolamento vi è in particolare un ampliamento delle misure alternative alla detenzione. Un provvedimento ritenuto necessario soprattutto in relazione all’annoso problema del sovraffollamento delle carceri.

 

Lo sciopero della fame ha rappresentato comunque un’occasione per le famiglie indigenti della città. Tutto quello che non sarà consumato dai detenuti verrà infatti devoluto in beneficenza. E stamattina i volontari dell’Associazione IN.CON.TRA. infatti hanno ritirato pane, ortaggi, frutta e soprattutto carne. Beni alimentari che saranno destinati al market sociale del quartiere San Paolo.


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