Lerario, a casa 19mila euro in banconote da 50. L’intercettazione: “Buon Natale e chist so l’ove”

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“Ho fatto tutto, ho dato la manzetta, ho dato la mazzetta, ho dato tutte cose”. È lo stralcio di una conversazione intercettata tra Donato Mottola, l’imprenditore di Noci arrestato nell’inchiesta Lerario, e la moglie, dopo che l’uomo – secondo la Procura di Bari – aveva consegnato all’ex dirigente regionale della Protezione civile una tangente da 20 mila euro.

Nella conversazione, risalente alla sera del 22 dicembre, l’imprenditore avverte la moglie di aver incontrato il dirigente e di avergli consegnato “la manzetta”, intendendo un pezzo di carne particolarmente pregiato, e “la mazzetta”, cioè i 20 mila euro ritenuti dagli inquirenti una tangente. La moglie, in risposta alla dichiarazione del marito, dichiara: “tutti felici e contenti, va bene. Buon Natale e chist so l’ove”, espressione dialettale tipica barese. Per questa vicenda l’imprenditore si trova agli arresti domiciliari per corruzione.

Quando, il giorno dopo, a seguito di una seconda presunta tangente consegnata a Lerario da un altro imprenditore, l’ex dirigente è stato arrestato in flagranza, a casa sua i finanzieri hanno trovato 379 banconote da 50 euro, pari a circa 19mila euro, nascoste in luoghi diversi e ritenute dagli inquirenti parte di quella tangente da 20 mila euro o di “altre dazioni in prossimità del Natale”.


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