Bari, gestione mafiosa delle videolottery: scarcerato l’imprenditore D’Ambrogio

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Tribunale del Riesame di Bari ha disposto la scarcerazione dell’imprenditore barese Baldassarre D’Ambrogio, accusato di associazione mafiosa e ritenuto contiguo al clan Strisciuglio di Bari.

Secondo la Dda di Bari, D’Ambrogio oltre ad aver collocato le proprie macchinette nei bar e locali di Bari grazie alla ingerenza del clan, avrebbe elargito come contropartita consistenti somme di denaro allo stesso gruppo criminale. Dopo l’annullamento con rinvio della misura cautelare deciso dalla Cassazione nei mesi scorsi, ora il Riesame ha accolto il ricorso dell’avvocato Giuseppe Giulitto, revocando la detenzione in carcere.

D’Ambrogio, che oggi ha lasciato la cella, resta comunque detenuto agli arresti domiciliari nell’ambito di un altro procedimento che, in primo grado, gli è costato una condanna alla pena di 7 anni e 8 mesi di reclusione con l’accusa di essersi accordato con i vertici dei gruppi mafiosi di Bari e provincia per “compiere atti di concorrenza sleale imponendo una posizione dominante nel mercato dei videopoker e di altri apparati da intrattenimento elettronici”, attraverso “la minaccia e l’assoggettamento omertoso”.


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