La Procura di Bari ha avviato accertamenti sulla morte della bambina di due anni di Corato, deceduta nei giorni scorsi nell’ospedale Giovanni XXIII di Bari dopo aver contratto l’infezione Seu. Dopo le verifiche affidate dalle autorità sanitarie regionali ad Arpa, Asl e istituto zooprofilattico, anche la magistratura barese ha delegato approfondimenti sul caso ai Carabinieri del Nas.
Le indagini sono coordinate dal pm Grazia Errede, che ha già in corso l’inchiesta sulla Seu aperta dopo il decesso, nel giugno scorso, di una bambina di Altamura. In questa indagine si ipotizza il reato di omicidio colposo a carico di persone da identificare. Il Nas è stato ora incaricato di acquisire le cartelle cliniche e tutta la documentazione relativa al caso della bimba di Corato.
Stando ai primi accertamenti già eseguiti nell’indagine amministrativa coordinata dalla Regione Puglia – i cui esiti confluiranno nel fascicolo della Procura – la tossina che ha ucciso la piccola veniva probabilmente da acqua contaminata di un pozzo artesiano. Le indagini della magistratura barese dovranno accertare l’origine dell’infezione ed eventuali responsabilità connesse alla diffusione della tossina.